È la Valle d’Aosta la regione con il più alto numero di lavoratori felici di svegliarsi ogni mattina per andare a lavorare, ma è in Lombardia che il benessere aziendale – calcolato analizzando 10 fattori oggettivi – è più elevato.
Benessere aziendale e felicità dei lavoratori, il record al Nord
A rivelarlo è una analisi dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, che ha preso le mosse dall’Indagine BES-Istat del 2023. In Valle d’Aosta la quota di addetti che hanno dichiarato di amare il proprio lavoro è pari al 61,5% degli occupati (in valori assoluti 70mila persone). Per trovare un’altra regione del Nordovest bisogna scendere i gradini della classifica nazionale fino al 5° posto, dopo Umbria e le province autonome di Trento e Bolzano. La regione subalpina in quinta posizione ha una quota di lavoratori felici pari a poco più di un milione di persone in termini assoluti, in percentuale è il 57,1%. La media nazionale è del 51,7%, quasi un addetto su 2 non è soddisfatto del proprio posto di lavoro.
I 10 indicatori presi in considerazione dall’analisi del centro studi
L’analisi del centro studi ha però anche applicato 10 indicatori obiettivi per stabilire i livelli di benessere aziendale. Oltre a quello dichiarato dai lavoratori ha aggiunto altri 9 indicatori: il numero di occupati in lavori a termine da almeno 5 anni; il tasso di occupazione (20-64 anni); il numero di occupati sovraistruiti; il numero di occupati non regolari; la percezione di insicurezza dell’occupazione; il part time involontario; il numero di occupati che lavorano da casa; il tasso di mancata partecipazione al lavoro; il tasso di infortuni mortali e inabilità permanente. In questo quadro complessivo la regione che guida la graduatoria è la Lombardia, il Piemonte rimane sempre in quinta posizione dopo la Provincia autonomia di Bolzano, quella di Trento e il Veneto.
In Lombardia il primato anche dei lavoratori precari
Scendendo nel dettaglio dei sottoindicatori più significativi, la Lombardia primeggia anche per il numero di lavoratori precari: con 10,7 persone su 100 dipendenti a tempo determinato e collaboratori, la regione del Nord è quella con il dato più basso (il Piemonte è al secondo posto con 12,4 su 100 e la Liguria è in 7ª posizione con 15,5 su 100, la Valle d’Aosta è 16ª in classifica con 21,5 lavoratori su 100). Il Nordovest ha anche dei buoni risultati per quanto riguarda gli occupati non regolari: sono, nel 2021, 9,3 su 100 (9,1 su 100 in Lombardia, 9,2 su 100 in Valle d’Aosta, 9,3 su 100 in Piemonte e 10,9 su 100 in Liguria). Bene anche gli occupati che lavorano da casa: in Lombardia sono (nel 2023) 15,6 su 100, in Liguria 14,9 su 100, in Piemonte 12,6 su 100 e in Valle d’Aosta 6,5 su 100 (media del Nordovest 14,7 su 100). Anche gli infortuni mortali o che abbiano causato inabilità permanenti in Lombardia sono più bassi che altrove: nel 2022 sono stati 7,4 su 100, 7,5 in Piemonte, 10 in Valle d’Aosta e 10,9 in Liguria (media nel Nordovest 7,8 su 100).