Amministrazioni contro l'evasione: nel Nordovest i sindaci più virtuosi
Esiste infatti una legge che prevede il rimborso del 50% alle amministrazioni locali che denunciano, con segnalazioni circostanziate, le situazioni di evasione fiscale sul proprio territorio.

Le amministrazioni locali del Nordovest sono tra le più virtuose d’Italia per quanto riguarda le segnalazioni allo Stato per le situazioni di evasione fiscale.
Nel Nordovest i sindaci più virtuosi per le segnalazioni al fisco
Esiste infatti una legge che prevede il rimborso del 50% alle amministrazioni locali che denunciano, con segnalazioni circostanziate, le situazioni di evasione fiscale sul proprio territorio. Il quadro emerge da un’indagine della Cgia di Mestre: delle prime 10 posizioni nella classifica dei contributi erogati dall’Agenzia delle Entrate ben 8 sono in Lombardia, Piemonte e Liguria.
Il più virtuoso tra tutti i comuni è quello di Milano, che ha ottenuto quasi 400mila euro. Al secondo posto c’è la città di Genova, con 380mila euro. Al 4° posto, dopo il comune di Prato (184mila euro), c’è di nuovo un comune lombardo, Lodi, con 157mila euro. Nonostante, però, ci siano dei contributi in palio, quindi un guadagno per le casse comunali, i sindaci che si impegnano per le segnalazioni non sono molti, e sono decisamente di meno nel Mezzogiorno: in tutto i comuni che nel 2023 hanno ottenuto dei contributi dallo Stato per le segnalazioni in materia sono stati 296, ma di questi quelli del Sud sono risultati solamente una quarantina, che complessivamente hanno fatto recuperare al fisco dagli evasori 203.619 euro, incassandone la metà.
In molti comuni mancano le risorse per segnalare, in altri invece la volontà
«Molti Comuni – così scrivono nell’indagine della Cgia - dispongono di poco personale e del tutto impreparato a espletare queste funzioni. Se, invece, le competenze sono disponibili, in massima parte vengono utilizzate per “recuperare” l’evasione dei tributi locali in capo ai Comuni; come l’Imu, la Tari, la Tosap, l’imposta sulla pubblicità e quella di soggiorno che non rientrano nella fattispecie analizzata in questo approfondimento. Tuttavia, non va nemmeno trascurata l’ipotesi seguente: per molti Sindaci scatenare una “campagna” contro gli evasori e/o gli abusivi potrebbe essere addirittura controproducente. In molte aree del Paese, infatti, il consenso politico a livello locale si “acquisisce” e si “consolida” anche “ignorando” questi reati; “consentendo”, ad esempio, a chi non ha una casa di costruirsene una abusivamente o a chi non ha un’occupazione stabile di “sopravvivere”, esercitando un’attività lavorativa irregolare».
Abusivismo edilizio
«Com’è possibile non vedere gli edifici abusivi?» ci si chiede nell’indagine della Cgia. Il fenomeno negli ultimi anni è in leggero calo, ma presenta ancora grandi estensioni, soprattutto al sud, dove si parla di interi quartieri realizzati senza normative, a causa delle emergenze abitative delle periferie. Il dato nel Nordovest è invece all’opposto: le nostre regioni sono i territori dove ci sono meno irregolarità: a fronte di una media nazionale di 15,1 costruzioni abusive su 100 costruzioni realizzate, la Liguria ne ha 6,4, la Lombardia 4,7 e il Piemonte 4,2.