Alla scoperta dei borghi bandiera arancione del Touring club italiano
Ecco qualche spunto per una bella gita fuori porta.

Estate tempo di scoperte. Perché allora non dirigersi in uno dei borghi Bandiera arancione premiati dal Touring Club Italiano?
I borghi bandiera arancione del Touring club Italiano, qualche spunto per delle belle gite
Si tratta di località dell'entroterra con meno di 15mila abitanti e il marchio di qualità turistico ambientale significa non solo che sono belli e ricchi di attrattive, ma anche che riservano moltissimi servizi al turista e che si impegnano nel rispetto dell'ambiente e dei beni comuni. In totale, sono diventate 295 le località certificate in tutte le regioni d'Italia.
In Lombardia, Sarnico in provincia di Bergamo. Famoso in passato per la pietra arenaria, in tempi più recenti ha visto il nome accostato alla motonautica, con gli storici cantieri Riva, fondati nel 1842. Tutto da esplorare il centro storico, con strade lastricate, vicoli, cortiletti, chiese e palazzi; interessante la pinacoteca Gianni Bellini, con circa 150 opere d’età compresa tra il 1500 e il 1700, mentre sorprendente è il sagrato di piazza SS. Redentore, con l’imponente facciata della chiesa parrocchiale San Martino de Tours. Molte anche le belle ville in stile liberty. Per passare qualche ora immersi nella natura, ideale è l’escursione sul sentiero Forcella-Molere, che si snoda sulla collina retrostante il centro. Numerosi anche gli eventi (dal Sarniko Busker Festival alla processione notturna Madonna Stella Maris) e i sapori tipici (salumi, formaggio, vini).
Bellano, sul lago di Como
Cambiando lago, sulla sponda orientale di quello di Como, poco distante da Lecco, Bellano, oltre a interessanti proposte storico-culturali, è anche un ottimo punto di partenza per escursioni. La località ha dato i natali a numerosi artisti, tra cui lo scrittore Andrea Vitali che ambienta i suoi libri nel borgo, attirando turisti curiosi di ammirare i “luoghi reali” dei romanzi. Da non perdere una visita all’Orrido, una gola naturale creata circa 15 milioni di anni dal torrente Pioverna fa le cui acque hanno modellato gigantesche marmitte e suggestive spelonche; la Cà del diavol evoca nell’immaginario collettivo paure e riti satanici, rendendo palpabile il fascino misterioso del luogo. Ci si arriva con una passerella. Da visitare poi anche la chiesa dei Santi Nazzaro e Celso, in stile tardo romanico e monumento nazionale, e la trecentesca chiesa di Santa Marta in cui ammirare il gruppo ligneo del 1500 di Giovanni Angelo Del Maino, raffigurante la deposizione. Nella frazione di Lezzeno, in bella posizione panoramica, da visitare il Santuario barocco eretto nel 1688. Tra i sentieri che permettono di scoprire l’entroterra del Comune, c’è anche il celebre “Sentiero del Viandante”, piacevole passeggiata panoramica di media montagna; tra i prodotti tipici, l’olio di oliva Doc dei laghi lombardi.
E poi c'è Ardesio, in provincia di Bergamo
In provincia di Bergamo, Ardesio è un borgo montano autentico e con un forte legame con le tradizioni locali, situato in alta Val Seriana e posto sulla sponda sinistra del fiume. Immerso nelle Prealpi Orobie, il territorio è caratterizzato da un paesaggio naturale di grande bellezza, con montagne, valli e boschi che offrono numerose opportunità per escursioni e attività all'aria aperta come l'Anello delle Orobie, piste ciclabili come la Ciclabile Alta Valle Seriana e la frazione di Valcanale con il suggestivo lago.. Il Santuario della Madonna delle Grazie, esempio di arte barocca, che sorge nel luogo in cui il 23 giugno 1607, secondo la tradizione, la Beata Vergine apparve a due bimbe durante un temporale. Da vedere anche la parrocchiale di San Giorgio, la chiesa di San Pietro e quella dei Disciplini. Il Museo Etnografico dell’Alta Val Seriana analizza il rapporto secolare tra il territorio e le attività della popolazione della valle. Tra i prodotti tipici, il Crudo del Botto, un prosciutto crudo di alta qualità e il Formai de Mut che riflette la ricca tradizione casearia della Val Seriana.
Limone sul Garda nel bresciano
In provincia di Brescia, invece, Limone sul Garda, con un clima particolarmente mite durante tutto l’anno che l’ha resa famosa per la produzione di agrumi. La Limonaia del Castèl, museo dedicato alla tradizione della coltivazione dei limoni arricchito anche da un percorso didattico e le suggestive chiese di San Rocco, San Benedetto e San Pietro in Uliveto meritano di essere visitate come anche il Centro Missionario Comboniano, legato alla figura di San Daniele Comboni e i due piccoli musei del turismo e dei pescatori. Per chi ama le attività all’aria aperta, c’è la ciclopedonale del Garda, passeggiata panoramica sospesa sul lago, gli sport acquatici come vela, windsurf e kitesurf, il Parco di Villa Boghi e la passeggiata lungo il torrente San Giovanni. Tra i prodotti tipici, spiccano l’olio extravergine di oliva Garda DOP, il Limoncino e la marmellata di limone.
Pizzighettone e le sua antiche mura
Pizzighettone, Cremona, è una delle più complete e significative città murate della Lombardia e lega le sue origini al fiume Adda, che ancora oggi ne connota il centro storico dividendolo in due parti. All’interno del Parco Adda Sud e lungo la valle del Serio Morto, si possono percorrere sentieri campestri e piste ciclabili alla scoperta del territorio. Da non perdere, la cinta muraria cinquecentesca che circonda per intero il centro storico: un complesso difensivo lungo circa 2 km, con un’altezza di 12 m, una larghezza di 15 m ed uno spessore che raggiunge i 3,60 m e le Casematte, ambienti con volta a botte all’interno delle mura, tutti collegati tra loro (unici in Europa). La Parrocchiale di San Bassiano, inoltre, è la più antica chiesa del paese d’impronta romanico-lombarda, con all’interno dipinti di Bernardino Campi e tre formelle marmoree trecentesche. E ancora, il Museo civico e la torre del Guado, a pianta quadrata e merlata, unica testimonianza integra dell’antico castello, che nel 1525 fece da cornice alla prigionia di Francesco I di Valois, Re di Francia.