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A Torino presentata l'alleanza tra Confservizi Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta

L’associazione ha posto le basi per crescere, in quella che è già una realtà di tutto rispetto: 114 imprese associate (delle quali 90 in Piemonte), con 23.848 dipendenti e 1,3 miliardi di investimenti totali.

A Torino presentata l'alleanza tra Confservizi Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta
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Alleanza Confservizi Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta presentata a Torino in un convegno a Palazzo Madama.

A Torino presentata l'alleanza di Confservizi Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta

È ambizioso e all’insegna del fare rete il progetto presentato a Palazzo Madama di Torino il 9 aprile da Confservizi Piemonte – Val d’Aosta per la rappresentanza delle aziende e delle imprese di servizi nei settori energia e gas, acqua, rifiuti e trasporti. L’incontro nel capoluogo piemontese ha visto la partecipazione dei vertici regionali liguri: «Andremo nei prossimi mesi – spiega il presidente di Confservizi Piemonte e Valle d’Aosta, Sandro Baraggioli – a ufficializzare la cosa anche in termini statutari, per creare un ente unico anche con la Liguria».

Al convegno hanno partecipato anche Cirio e Bucci

Il convegno di Torino, che ha visto anche la partecipazione dei due governatori regionali Alberto Cirio per il Piemonte e Marco Bucci per la Liguria, è stata la prima volta in pubblico di un’iniziativa che ha l’obiettivo di fare rete per migliorare ancora di più lo sviluppo delle aziende che erogano i servizi e, di conseguenza, migliorare i servizi stessi. L’associazione ha posto le basi per crescere, in quella che è già una realtà di tutto rispetto: 114 imprese associate (delle quali 90 in Piemonte), con 23.848 dipendenti e 1,3 miliardi di investimenti totali. “Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria: un’alleanza per lo sviluppo dei servizi pubblici locali” è stato il titolo del convegno di Palazzo Madama: «Siamo qui per fare un ragionamento di prospettiva sulla nostra associazione e l’evoluzione che sta avendo negli ultimi anni», ha introdotto l’appuntamento il presidente Baraggioli.

Mettersi in rete è una soluzione possibile ai problemi del momento

Nel momento storico in cui i costi dei servizi subiscono l’effetto dell’inflazione, un modo per risolvere il problema – che non è solamente quello dei costi – è mettersi in rete. Tra le regioni ci sono delle grandi differenze: ad esempio per lo smaltimento dei rifiuti si arriva anche a differenze di 300 euro per i costi ambientali di una famiglia media di 3 componenti, con una forbice che varia da 180 a quasi 500 euro: «Questo dipende – così Baraggioli – da tanti fattori ma il principale è la capacità di smaltimento. Un sistema di valorizzazione di questi rifiuti è in grado di abbattere dei costi in misura significativa. Allora perché non guardiamo il livello interregionale? Esistono delle profonde differenze: ci mancano almeno 500mila tonnellate di valorizzazione o termovalorizzazione energetica dei rifiuti, sia come regione Piemonte che come regione Liguria. La Valle d’Aosta in questo ha fatto un referendum, ma oggi va direttamente a degli spazi in discarica ma dobbiamo raggiungere per il 2035 il livello del 10% di rifiuti in discarica. Serve un’azione di sistema: perché non fare delle politiche interregionali?». Un altro problema riguarda il trasporto pubblico: si sono fatti moltissimi investimenti per migliorare la flotta con mezzi meno inquinanti, ma non basta: «Abbiamo una carenza drammatica di autisti. Nei prossimi 5 anni abbiamo bisogno di 1500 autisti. La criticità è legata all’accesso, i costi per le patenti elevati e i tempi lunghi. Abbiamo bisogno che sia finanziato meglio e di più il trasporto pubblico locale». Al convegno era presente anche il presidente di Confservizi nazionale, Adolfo Spaziani, il rappresentante di Utilitalia, Paolo Romano, il vicepresidente di Asstra Serena Lancione, il presidente di Confservizi Liguria Valter Seggi e Annamaria Barrile, direttrice appena nominata di Utilitalia, oltre al sindaco di Torino Stefano Lorusso, che ha fatto gli onori di casa.

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