Lo studio di Openpolis

13 miliardi di euro dal Pnrr in Lombardia: la regione ha il record di progetti finanziati

«A livello numerico, gli enti che gestiscono il maggior numero di interventi sono i ministeri (67.825), i comuni (63.235), le società per azioni (20.584), le regioni (19.218) e le università (11.406). Se però si considerano le risorse Pnrr assegnate, al primo posto troviamo le Spa con circa 38 miliardi di euro. Seguono i comuni (24,5 miliardi), i ministeri (18,8 miliardi) e le regioni (13,6 miliardi)».

13 miliardi di euro dal Pnrr in Lombardia: la regione ha il record di progetti finanziati

È difficile valutare l’impatto della totalità dei fondi del Pnrr sui territori locali, anche perché molti dei progetti che sono finanziati con questo strumento hanno carattere nazionale e sono difficilmente inscrivibili in confini regionali.

In Lombardia attesi 13 miliardi di euro dal Pnrr: il record

Ma è comunque possibile, grazie ai dati raccolti da Openpolis in un progetto attuato con la Scuola Normale Superiore e finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, farsi un’idea a livello regionale, e con l’applicazione di questi parametri emerge come sia la Lombardia la regione con il maggior numero di progetti finanziati con il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Solo la regione del Nord ha attivi oltre 40mila progetti, per un totale di oltre 13 miliardi di euro di finanziamenti Pnrr. In Piemonte sono quasi 22mila, per un totale di 6 miliardi di euro di Pnrr, e in Liguria sono 5mila progetti, per 2,5 miliardi di euro di Pnrr.  Grazie al lavoro di Openpolis è possibile anche avere un quadro per le città nei singoli capoluoghi di provincia, e ovviamente il maggior numero di progetti si concentra nella metropoli di Milano (4.474), seguita da Torino (2.625) e Genova (1.527).

Il Pnrr è ancora in evoluzione

E’ difficile condurre un’analisi definita sul piano di attuazione dei fondi europei per rilanciare le economie nazionali dopo la crisi pandemica, in primis perché il piano è in continua evoluzione e potrebbe cambiare significativamente nei prossimi mesi. Inoltre va precisato che le risorse del Pnrr non sono ancora state tutte assegnate:

«In alcuni settori – scrivono gli studiosi di Openpolis – infatti si è faticato a trovare un numero sufficiente di opere da finanziare. Ciò anche a causa dei vincoli molto stringenti previsti dal piano (ad esempio in tema di impatto ambientale). Tuttavia, esistono anche altri casi in cui è noto che i progetti sono stati identificati e, in alcuni frangenti, persino completati, ma non sono stati divulgati dettagli specifici. È il caso ad esempio delle misure Transizione 4.0 e Rafforzamento dell’Ecobonus per l’efficienza energetica. A tutto questo si deve poi aggiungere che purtroppo i dati pubblicati contengono errori e inesattezze. Questo quadro rende molto complesso fare un’analisi puntuale del reale impatto del Pnrr sul paese. Quello che è possibile fare ad oggi quindi è una valutazione dello stato dell’arte. Si rinvia a dopo il 2026 per riflessioni più compiute in termini di crescita e sviluppo».

In totale sono 284.065 progetti attivi per oltre 226 miliardi di euro

I progetti attivi interessati dal Pnrr in Italia sono 284.065, per un importo totale di oltre 226 miliardi di euro, dei quali 171,3 sono provenienti dal Pnrr (le risorse rimanenti provengono da altre forme di finanziamento). I soggetti attuatori dei progetti sono classificabili in 44 categorie diverse, per dare un’idea della varietà delle tipologie in campo.

«A livello numerico, gli enti che gestiscono il maggior numero di interventi sono i ministeri (67.825), i comuni (63.235), le società per azioni (20.584), le regioni (19.218) e le università (11.406). Se però si considerano le risorse Pnrr assegnate, al primo posto troviamo le Spa con circa 38 miliardi di euro. Seguono i comuni (24,5 miliardi), i ministeri (18,8 miliardi) e le regioni (13,6 miliardi)».

Più fondi per le Spa che per gli enti locali

Analizzando il valore medio per opera da realizzare, emerge come quelle in carico alle società per azioni siano di gran lunga più costose di quelle degli enti locali: si parla di 1,8 milioni di euro di media per progetto delle Spa, contro i 388mila euro dei progetti in carico ai comuni passando dai 707mila euro di quelli in carico alle Regioni. Seguono i progetti ministeriali (278mila euro) e quelli per le università (176mila euro).  Le opere finanziate per la maggior parte sono l’acquisto di servizi (126.961 progetti). Seguono la concessione di contributi ad altri soggetti diversi da unità produttive (68.946), la concessione di contributi a unità produttive (38.146), la realizzazione di lavori pubblici (opere pubbliche ed impiantistica, 26.266) e l’acquisto di beni (23.741). Com’era lecito attendersi, la maggior parte delle risorse è destinata alle opere pubbliche (circa 69 miliardi). Seguono l’acquisto di servizi (33,6 miliardi), la concessione di contributi a soggetti diversi dalle imprese (17 miliardi) e alle imprese (12 miliardi).