Esercitazione "Candelo 1/25": scenari di guerra in Alto Piemonte con l'unità del Nizza Cavalleria
Per 2 settimane decine di militari e di mezzi, provenienti da varie regioni italiane, hanno simulato scenari di combattimento nel corso dell’esercitazione “Candelo 1/25”, che ha visto il reggimento “Nizza Cavalleria”, di stanza alla caserma “Babini” di Bellinzago Novarese, avere un ruolo guida.

In una situazione geo politica internazionale che vede l’Europa sempre più costretta a confrontarsi con il pericolo di dover far fronte a possibili scenari bellici, anche l’Esercito italiano si è ritrovato a dover potenziare le proprie capacità operative militari per esser pronto anche ad eventuali possibili impieghi fuori dal territorio nazionale. Così, a fine aprile, l’Alto Piemonte è stato al centro di un’esercitazione che ha evidenziato anche le potenziali evoluzioni del settore della Difesa. Nell’area addestrativa di Candelo Massazza, in provincia di Biella, per due settimane decine di militari e di mezzi, provenienti da varie regioni italiane, hanno simulato scenari di combattimento nel corso dell’esercitazione “Candelo 1/25”, che ha visto il reggimento “Nizza Cavalleria”, di stanza alla caserma “Babini” di Bellinzago Novarese, avere un ruolo guida.
Due settimane d’esercitazione
A Candelo Massazza, è stato allestito un campo dotato di mense cucine, tende di alloggiamento.
Nella polvere e nel fango della baraggia biellese, le esplosioni, i movimenti dei blindati hanno caratterizzato una ricostruzione di una situazione bellica a tutti gli effetti. Molti dei militari coinvolti erano già stati operativi in missioni all’estero. Sono state simulate situazioni come il soccorso a feriti o il recupero di mezzi accidentati.
Nel corso dell’esercitazione sono state svolte attività tipiche delle armi di Cavalleria e Genio a favore di tre plotoni blindo esploranti, due appartenenti al reggimento Nizza Cavalleria e uno al reggimento Piemonte Cavalleria, cui se ne sono aggiunti altri due di guastatori, provenienti dal 32° reggimento Genio della Brigata “Taurinense” e dal 2° Genio della Brigata “Julia”.
Una serie di interventi
Sono state sviluppate lezioni di tiro individuali con armi portatili e di reparto, attività con Blindo Armata Centauro, ed esercitazioni di livello squadra e plotone in bianco, a salve a partiti contrapposti con l’impiego del sistema di simulazione Siat (Sistemi Integrati per l’Addestramento Terrestre) e a fuoco. L’esercitazione è stata inoltre occasione per l’addestramento degli operatori di aeromobili a pilotaggio remoto (APR), all’impiego dei nuovi apparati da ricognizione e dei guastatori all’impiego dei nuovi sistemi attivi per il forzamento degli ostacoli, in collaborazione con il Comando Genio.
Test di nuovi mezzi e materiali
All’insegna dell’innovazione, dei nuovi mezzi e materiali, è stata quindi testata l’interoperabilità, adeguando efficacemente le procedure tecniche e tattiche di Cavalleria e Genio all’impiego dei nuovi strumenti.