Cultura

A Torino la mostra sui manifesti turistici storici espone anche quelli del Nord Ovest

La mostra è stata curata da Dario Cimorelli e Giovanni C.F. Villa e con un allestimento di Emilio Alberti e Mauro Zocchetta.

A Torino la mostra sui manifesti turistici storici espone anche quelli del Nord Ovest
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E' nelle sale di Palazzo Madama la mostra sui manifesti turistici storici dal titolo «Visitate l’Italia! Promozione e pubblicità turistica 1900-1950».

50 anni di storia del territorio attraverso la bellezza dei manifesti turistici

Un racconto per immagini che declinano la bellezza attraverso un linguaggio particolare: il manifesto turistico. Palazzo Madama – Museo Civico d'Arte Antica di Torino presenta la mostra «Visitate l’Italia! Promozione e pubblicità turistica 1900-1950», la storia della promozione turistica italiana, dalla fine dell’Ottocento ai primi anni della ricostruzione dopo il Secondo conflitto mondiale, attraverso 200 manifesti, centinaia di guide e pieghevoli illustrati, accompagnati da oggetti iconici. Visitabile fino al 25 agosto.

Gli illustratori delle opere esposte e i curatori della mostra

A cura di Dario Cimorelli e Giovanni C.F. Villa e con un allestimento di Emilio Alberti e Mauro Zocchetta. Dalle prime testimonianze pubblicitarie firmate da importanti nomi, quali Leopoldo Metlicovitz e il giovane Marcello Dudovich, a cui si affiancano artisti come Ettore Tito, Ettore Ximenes, Galileo Chini, fino alla nascita nel 1919 dell’Ente Nazionale per l’incremento delle industrie turistiche, con il quale le commissioni iniziano a seguire regole diverse. Da questo momento si inizia infatti a privilegiare l’affidamento di campagne promozionali plurisoggetto a uno stesso illustratore - tra questi a esempio Mario Borgoni, Giovanni Guerrini, Marcello Nizzoli e Virgilio Retrosi - oppure a esecutori rimasti anonimi spesso legati alle tipografie.

L'esposizione è divisa in 5 grandi sezioni

Il percorso espositivo, allestito nella Sala del Senato, si sviluppa in cinque grandi sezioni che consentono un viaggio nella creazione dell’immaginario italiano. Partendo dalle Alpi e seguendo la dorsale appenninica, si giunge alla meraviglia delle isole per poi risalire l’Italia delle acque termali, del mare e delle spiagge, del divertimento e dello sport, della salute e della Belle Époque, alla scoperta di quello che diventerà il mito dell’Italia del secondo dopoguerra.

La partenza dai grand tour dell'Italia

Con il suo sviluppo, il manifesto turistico diviene simbolo dell’immaginario del nostro Paese, dando vita a opere iconiche capaci nel tempo di connettere indelebilmente i ricordi dei viaggiatori di tutto il mondo. Una parabola che parte dalla tradizione del Grand Tour e ha in Goethe un protagonista in grado di rendere il Bel Paese un fenomeno di moda europeo fin dall’uscita, nel 1816, dei due volumi del Viaggio in Italia, divenendo di fatto il primo travel blogger dell’era moderna e aprendo la via a due secoli di successo del turismo in Italia.