Inchiesta

Caos treni regionali, l'assessore ai trasporti lombardo: "Consapevoli delle criticità"

L'intervista all'assessore ai trasporti di Regione Lombardia, Franco Lucente.

Caos treni regionali, l'assessore ai trasporti lombardo: "Consapevoli delle criticità"
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La Lombardia si conferma la regione italiana con il servizio di trasporto pubblico migliore, ma il rapporto “Pendolaria” di Legambiente solleva comunque delle criticità, sostenute anche dai partiti di opposizione e dai comitati dei pendolari. Ne abbiamo parlato con l’assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile di Regione Lombardia, Franco Lucente:

"Consapevoli delle criticità", così l'assessore ai trasporti lombardo Lucente

«Siamo consapevoli delle criticità che vivono ancora troppo spesso i viaggiatori. Ma stiamo lavorando per migliorare l’efficienza del servizio e la puntualità dei convogli. Voglio ricordare che parliamo di un trasporto ferroviario complesso, con oltre 2.300 treni regionali giornalieri e più di 760.000 passeggeri. Solo nel 2024, abbiamo fatto viaggiare ben 200 milioni di cittadini per 755.000 corse, un quarto dell’offerta regionale d’Italia. L’impegno di Regione Lombardia, in tal senso, è totale: entro il 2025 avremo terminato di consegnare i 214 treni nuovi Donizetti, Colleoni e Caravaggio, con un rinnovo totale della flotta, all’insegna della sostenibilità, del comfort e sicuramente di un innalzamento qualitativo dell’offerta. Un investimento regionale di 1,7 miliardi di euro che porterà evidenti benefici al sistema trasportistico lombardo».

I nuovi treni Caravaggio

Nell'indagine, tra le linee peggiori d’Italia compare ancora una volta la Milano-Mortara-Alessandria. Come si può risolvere questo problema: voi state rinnovando il materiale rotabile, ma è necessario anche un intervento infrastrutturale sulla linea?

«Oggi la situazione è completamente diversa rispetto a qualche tempo fa. I numeri ci dicono che grazie all’immissione dei nuovi treni Caravaggio a partire da febbraio 2024, le performance sulla linea sono migliorate. L’anno scorso il dato complessivo medio sull’indice di puntualità è stato superiore all'83%, con ben 8 punti percentuali in più rispetto al 2023. Nel mese di gennaio 2025 la puntualità ai 5 minuti è stata dell’84%. I nuovi treni stanno fornendo un servizio adeguato, tenendo conto delle difficoltà infrastrutturali di una linea a binario unico e con numerosi passaggi a livello. Inoltre, nel 2024 la linea ha guadagnato una connessione con l'aeroporto di Linate, grazie all'attivazione della linea M4 a Milano San Cristoforo. Stiamo lavorando a diversi progetti: d’intesa con Trenord e Rfi, l’obiettivo è attestare, prima dell’inizio delle Olimpiadi, la direttrice R31 alla stazione milanese di Rogoredo, con un cadenzamento alla mezz’ora e in connessione con l’Alta Velocità, in concomitanza con la creazione della nuova linea S19, che effettuerà le stesse fermate della S9 nella tratta da Albairate a Porta Romana M3. Rispetto alla situazione attuale che vede la cintura Sud servita ogni 30 minuti solo dalla S9 Albairate-Seregno-Saronno, con l’aggiunta della S19 e della R31 ad incrociare le stazioni metropolitane M2 Romolo, M3 Porta Romana e Rogoredo e M4 San Cristoforo, l’area meridionale del Milanese avrà circa un treno ogni 10 minuti per direzione e l'interconnessione con dorsali di trasporto fondamentali verso le principali direzioni. Una vera e propria metropolitana leggera».

Milano vedrà nuove linee o prolungamenti?

Milano è il nodo centrale della mobilità lombarda, con una estesa rete metropolitana, anche se ritenuta ancora inferiore a quella di altre capitali europee: si faranno i tanto attesi prolungamenti o verranno realizzate nuove linee? O quali soluzioni alternative ci possono essere per facilitare la mobilità sul capoluogo lombardo?

«È ormai evidente che occorre decongestionare il nodo milanese, con una razionalizzazione delle corse e un’attestazione di treni nelle altre stazioni del capoluogo. Non sto parlando di tagli del servizio, tutt’altro; dobbiamo essere in grado di offrire all’utenza treni puntuali e collegamenti capillari. Proprio per questo motivo è necessario liberare la stazione Centrale, ormai satura, e dare più spazio ad altre realtà importanti di Milano, penso a Porta Garibaldi e a Rogoredo, ben collegate con le metropolitane».

E in tema di sostenibilità ambientale?

Sul versante della sostenibilità ambientale, la Regione ha lanciato la prima linea ferroviaria a idrogeno, sulla tratta Brescia-Iseo-Edolo. Ma anche in merito a questa innovazione sono stati sollevati dei dubbi sulla reale utilità ed efficacia.

«Regione Lombardia sostiene da sempre che l’unica strada percorribile è quella della neutralità tecnologica, un mix di differenti fonti energetiche dalle quali attingere. Una sorta di rivoluzione della mobilità che sta interessando la Lombardia e che coinvolge tutti i mezzi di trasporto, dall’immissione dei nuovi treni al rinnovamento del parco autobus sino al trasporto pubblico locale lacuale, con battelli elettrificati. In questa direzione va il primo treno italiano a idrogeno. Un progetto fortemente innovativo sul quale Regione Lombardia ha investito parecchio e che ci proietta direttamente a un futuro dove la parola d’ordine è ‘green’, all’insegna dell’abbattimento dei costi energetici. Dobbiamo essere in grado di valorizzare tutte le fonti energetiche, trovando la giusta sintonia tra mezzi moderni, confortevoli e un servizio di alto livello ed efficiente, con un’attenzione particolare alla sostenibilità».

Olimpiadi invernali e trasporto pubblico: come ci si sta preparando?

In vista delle Olimpiadi invernali del 2026, cambierà e come il trasporto pubblico lombardo, per riuscire ad accogliere i tanti turisti e appassionati sportivi attesi, e non mettere in difficoltà i pendolari?

«Regione Lombardia sta facendo la sua parte, con l’immissione dei nuovi treni e l’impegno a un servizio sempre più adeguato. Per riuscire nell’intento, però, è evidente che debbano essere completate tutte le opere infrastrutturali iniziate da RFI, che ci consegneranno una linea completamente rinnovata e moderna. Il mio impegno è imperniato al dialogo e all’ascolto dei territori: da tempo ho avviato un percorso, d’intesa con i Prefetti, per l’istituzione di tavoli territoriali permanenti. Incontri periodici, con la partecipazione degli amministratori locali, per fare il punto sui lavori, eventuali criticità e strategie da adottare. Siamo consapevoli delle difficoltà che dovranno sopportare i viaggiatori ma siamo convinti che al termine dei lavori avremo un sistema ferroviario completamente rivoluzionato, con un servizio qualitativamente elevato. Il nostro sguardo va oltre le Olimpiadi del 2026: vogliamo offrire ai lombardi un trasporto pubblico locale moderno, efficiente e duraturo nel tempo».