Agricoltura in Europa è pronta una nuova visione per la transizione alla modernità
«Si tratta di un vero e proprio cambio di rotta, netto e radicale, rispetto alle strategie degli ultimi cinque anni, che rincorrevano visioni ideologiche che appiattivano il Green Deal su una presunta tutela dell'ambiente, tutta a carico del sistema produttivo, con gravi criticità, soprattutto nel mondo agricolo», ha commentato Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare.

E' stata presentata una tabella di marcia per la transizione alla modernità dell'agricoltura in Europa con una nuova visione.
Agricoltura in Europa una nuova visione per la transizione alla modernità
Un sistema agroalimentare attraente, competitivo, resiliente, orientato al futuro ed equo per le generazioni attuali e future di agricoltori e operatori agroalimentari. Questa è la “Visione per l'agricoltura e l'alimentazione” presentata dalla Commissione europea, un’ambiziosa tabella di marcia che parte da un’ulteriore semplificazione delle politiche e una maggiore diffusione dell'innovazione e della digitalizzazione. Il vicepresidente esecutivo della Commissione, Raffaele Fitto, e il commissario all'Agricoltura e all'Alimentazione, Christophe Hansen, hanno confermato che nel corso del 2025 la Commissione proporrà un pacchetto completo di misure di semplificazione per l'attuale quadro legislativo agricolo, nonché una strategia digitale volta a sostenere la transizione verso un'agricoltura più moderna.
Le dichiarazioni della presidente von der Leyen
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato:
«I nostri agricoltori sono al centro del sistema di produzione alimentare dell'Ue. È grazie al loro duro lavoro quotidiano che tutti noi disponiamo di alimenti sicuri e di alta qualità. Ma i nostri agricoltori devono fronteggiare le crescenti sfide della concorrenza globale e dei cambiamenti climatici. Per questo motivo proponiamo oggi una strategia globale per rendere l'agricoltura più attraente, resiliente e sostenibile».
Il cambio di passo era invocato da tempo
Un deciso cambio di passo invocato da tempo e da più versanti, a partire dal Governo italiano e dalle associazioni di categoria. «Si tratta di un vero e proprio cambio di rotta, netto e radicale, rispetto alle strategie degli ultimi cinque anni, che rincorrevano visioni ideologiche che appiattivano il Green Deal su una presunta tutela dell'ambiente, tutta a carico del sistema produttivo, con gravi criticità, soprattutto nel mondo agricolo», ha commentato Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, che ha aggiunto: «Dal documento presentato apprendiamo che la visione promossa dall'Italia ha finalmente trovato condivisione in quella della Commissione».
La soddisfazione delle istituzioni locali
Soddisfazione per questo nuovo corso della politica agricola europea è stata espressa anche dalle istituzioni locali. L’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, però ha ricordato che «adesso è il momento di passare dalle parole ai fatti, perché il comparto agricolo non può più permettersi attese e incertezze dall’Europa», sottolineando come sia prioritario intervenire su questioni chiave per il futuro del settore, a partire dalla revisione della Direttiva Nitrati, che «ha imposto limiti e vincoli spesso scollegati dalla realtà produttiva». Lo stesso vale per l’equiparazione del digestato come fertilizzante, «servono regole più aderenti alle esigenze degli agricoltori, capaci di coniugare la sostenibilità ambientale con la sostenibilità economica delle aziende».