L'annuncio inatteso

Sviluppo nucleare in Liguria: cosa è successo con la visita del ministro Urso

«Nascerà una nuova azienda alla quale parteciperanno Ansaldo Energia, con il suo know-how nel nucleare, e Leonardo. Noi vogliano essere presenti da leader – ha detto il Governatore nei giorni successivi, ribadendo il suo pensiero al convegno di Palazzo Tursi sulla Transizione Energetica GSE – Credo che il nostro territorio abbia le carte in regola per candidarsi a ospitare una futura Agenzia nazionale sull’energia nucleare. È sicuramente prematuro parlare dei possibili utilizzi dell’energia nucleare nelle imprese, ma penso che Genova debba giocare un ruolo da protagonista nella ricerca e nella regolamentazione di questo campo».

Sviluppo nucleare in Liguria: cosa è successo con la visita del ministro Urso
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Una visita del ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso in Liguria ha riacceso la discussione sullo sviluppo nucleare sul territorio regionale.

Sviluppo nucleare in Liguria, divampa la discussione dopo la visita del ministro

Esattamente quindici anni fa, tra le province di Imperia e Savona, un goliardico gruppo di buontemponi fece circolare volantini che invitavano a firmare una fantomatica petizione per sollecitare il governo ad aprire una centrale nucleare in una vecchia e mitica Caserma dell’Esercito a ridosso di Diano Marina: “Nucleare alla Camandone? Sì grazie”, recitava il volantino.
Quel volantino, da qualche giorno ha ripreso a circolare di chat in chat dopo la visita in Liguria del ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. A margine di un incontro con i vertici di Piaggio Aerospace, all’aeroporto di Albenga (Savona) Urso ha dichiarato testualmente:

«Con il presidente della Regione Liguria Marco Bucci abbiamo guardato alle potenzialità che in questo territorio si possa realizzare a breve la tecnologia per i reattori nucleari di nuova generazione».

L'intervento di Urso ha spiegato l'argomento dell'incontro

L’uscita del ministro ha lasciato parecchio interdetti, anche perché di centrali nucleari in Liguria nessuno aveva mai parlato.

«Abbiamo discusso dello sviluppo del nucleare di terza generazione avanzata e di quarta generazione – ha aggiunto il ministro - cioè il nucleare di piccola dimensione realizzato su base industriale adattabile e componibile e trasportabile anche in un container per quella che sarà sicuramente in Italia e in Europa la tecnologia più avanzata, pulita e sicura per darci energia a un costo più basso e continuativo e soprattutto garantire l'autonomia energetica all'Italia e all'Europa. Nei prossimi giorni il Consiglio dei ministri approverà il disegno di legge sul nucleare e nel contempo stiamo realizzando un nuovo soggetto industriale, che ha radici proprio qui in Liguria perché vede la partecipazione delle più grandi aziende a controllo pubblico che hanno tecnologie e potenzialità in questo settore, nella piena consapevolezza che l'Italia dispone di brevetti sia nel campo del nucleare di terza generazione avanzata sia della quarta generazione, che ci fanno essere competitivi a livello globale, noi vogliamo realizzare in Italia i reattori di nuova generazione, puliti, sicuri, trasportabili anche in un piccolo container».

Il presidente della Regione Bucci: "Vogliamo essere presenti da leader"

A margine dell’incontro lo stesso Bucci ha confermato la volontà di procedere sullo sviluppo nucleare in Liguria. «Nascerà una nuova azienda alla quale parteciperanno Ansaldo Energia, con il suo know-how nel nucleare, e Leonardo. Noi vogliano essere presenti da leader – ha detto il Governatore nei giorni successivi, ribadendo il suo pensiero al convegno di Palazzo Tursi sulla Transizione Energetica GSE – Credo che il nostro territorio abbia le carte in regola per candidarsi a ospitare una futura Agenzia nazionale sull’energia nucleare. È sicuramente prematuro parlare dei possibili utilizzi dell’energia nucleare nelle imprese, ma penso che Genova debba giocare un ruolo da protagonista nella ricerca e nella regolamentazione di questo campo».

Reagisce l'opposizione regionale: "Si deve rispettare la volontà popolare"

Immediata la reazione del consigliere regionale di AVS Jan Casella di fronte a queste dichiarazioni: «Un annuncio inatteso, che ci ha lasciato senza parole e che denota lo scarso rispetto per i liguri di questa amministrazione regionale. Gli italiani si sono già espressi per ben due volte contro le centrali nucleari, coi referendum del 1987 e del 2011. Il governo deve rispettare la volontà popolare. Se si vuole cambiare rotta, prima di tutto è necessario chiedere il parere degli italiani. Secondo noi, il futuro va ricercato nelle energie rinnovabili».