L'appello

Il green new deal europeo si fa solo con le Alpi protagoniste

L'assemblea dell'unione nazionale delle comunità montane a Milano, nel palazzo della Regione Lombardia.

Il green new deal europeo si fa solo con le Alpi protagoniste
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E' il messaggio lanciato da un'assemblea di Uncem convocata a Palazzo Lombardia il 17 febbraio da sindaci, presidenti di enti montani e delegati di diverse regioni italiane.

Le Alpi protagoniste del green new deal europeo

La Lombardia è un modello di impegno istituzionale che oggi permette di governare processi complessi di sviluppo per tutto l’Arco Alpino. Unendo maggiormente le politiche regionali per le montagne, troppo spesso fragili e timide, consentendo, nell’autonomia un nuovo ruolo per i Comuni che lavorano insieme nelle Alpi, regione unica al centro dell’Europa. E il Green New Deal europeo non può che ripartire da questo impegno delle Alpi a essere più forti e coese.  Questo il messaggio di sindaci, presidenti di enti montani e delegati provenienti da diverse regioni italiane che si sono riuniti lunedì 17 febbraio a Milano, al trentanovesimo piano di Palazzo Lombardia, per l'Assemblea nazionale Uncem Nord Italia, seconda tappa del percorso assembleare che l'Unione nazionale dei Comuni e delle Comunità Montane ha suddiviso in tre date, allo scopo di meglio approfondire le tematiche della montagna italiana tra nord, centro e sud.

A portare i saluti della Regione Lombardia è stato il governatore Attilio Fontana:

«Il nostro interesse nei confronti delle aree montane e dei piccoli Comuni si rinnova ogni giorno nell'ascolto delle istanze di questi territori e nella ricerca di soluzioni ottimali. Proprio oggi abbiamo deliberato un contributo di 11 milioni di euro alle 23 Comunità montane della Lombardia, enti che riteniamo strategici per la promozione di politiche mirate a tutela della montagna».

Dall'ambito regionale a quello nazionale

Dall'ambito regionale si è quindi passati a quello nazionale con il messaggio inviato all'assemblea dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli: «La montagna è tornata ad occupare quello spazio che merita nel dialogo e nella discussione della politica nazionale, e questo anche grazie al contributo di Uncem. Dopo aver acceso questo faro, ora è fondamentale continuare ad alimentarlo». Nel suo messaggio, il ministro Calderoli ha ricordato il disegno di legge Montagna, che dopo il via libera del Senato prosegue il suo iter parlamentare alla Camera, e la riforma del Testo Unico degli Enti locali, che è all'orizzonte.

La relazione del presidente Uncem Lombardia, Tiziano Maffezzini

L'assemblea è entrata nel vivo con la relazione del presidente di Uncem Lombardia Tiziano Maffezzini. Dal riordino degli Enti locali all'autonomia differenziata, il presidente Maffezzini ha auspicato una differenziazione delle funzioni e la promozione di modelli di funzioni associate, in grado di garantire efficienza ed efficacia alla macchina amministrativa. Ha toccato i grandi temi di cui si dibatte: la fiscalità differenziata, perché fare impresa in montagna costa di più; il superamento del digital divide, per garantire i servizi di base ai cittadini, ovvero scuole, trasporti e sanità; le nuove professioni e le prospettive per i giovani, l'incentivo per rimanere; la denatalità e lo spopolamento, che erodono il tessuto sociale; i mutamenti climatici, che richiedono un ripensamento dei modelli turistici. E ancora le imminenti Olimpiadi Milano Cortina 2026 e la relazione con le città in un'ottica di marketing territoriale.

«La politica da sola non basta - ha concluso il presidente Maffezzini - serve l'impegno degli amministratori pubblici e delle comunità, perché conoscere il proprio territorio significa viverlo, senza rimanere incastrati nelle sue dinamiche, e immaginare un futuro, facendo leva su reti e relazioni, superando inerzia e diffidenza. Coniugando crescita economica e coesione sociale, ricchezza e mutualità, per dare vita a nuove forme di progresso partendo dalle nostre risorse e dai nostri talenti».

La voce dei territori

Dal tavolo è quindi risuonata la voce dei territori con i rappresentanti delle delegazioni di Uncem territoriali e nazionale. A entrare nel merito delle singole situazioni, elogiando il modello Lombardia, per la vicinanza fattiva dell'ente regionale alla montagna, sono stati il presidente di Uncem Piemonte Roberto Colombero, i vicepresidenti di Uncem Alberto Mazzoleni e Massimo Ottelli, i presidenti di Uncem Lazio, Achille Bellucci, e Calabria, Vincenzo Mazzei.

«La montagna - ha concluso il presidente Uncem Marco Bussone - oggi ha bisogno di generare nuove opportunità e Regioni e Ministeri devono favorirle. Non basta qualche contributo o finanza derivata, consentita dal centro alle autonomie, serve vera Autonomia fiscale e generativa». La montagna sostenuta da Uncem guarda all'Europa. «Il Green new deal che vogliamo - ha detto il presidente Bussone - non presuppone vincoli ma opportunità in grado di esaltare i territori montani: una Agenda europea per le zone montane, come esiste l’Agenda Urbana. Se le Alpi sono regione unica al centro dell’Europa, si guidi un processo europeo nel quale le comunità della montagna sono generatrici di un nuovo patto comunitario».