In Lombardia nel 2024 si sono registrati 30.068 incidenti stradali – secondo i dati Aci e Istat – che hanno causato 383 morti e 38.969 feriti.
Incidenti stradali in Lombardia, un accordo tra Regione, Inail e Aci per prevenirli con la formazione
Secondo i dati Inail, poi, solo nei primi nove mesi del 2025 gli infortuni denunciati con il coinvolgimento del mezzo di trasporto, in itinere e in occasione di lavoro, sono stati circa 80mila, di cui un centinaio hanno causato un decesso. Per diffondere una cultura della consapevolezza e della responsabilità per una guida più sicura, investendo nella formazione dei lavoratori del mondo pubblico e privato sulla prevenzione e il contrasto dell’incidentalità stradale, è stato lanciato il progetto “Scegli la strada della sicurezza”, sottoscritto da Regione Lombardia, Aci e Inail e promosso durante un evento l’1 dicembre con la collaborazione di Confindustria Lombardia. L’accordo intende promuovere la sicurezza stradale con una progettualità innovativa che affida alla formazione esperienziale un ruolo strategico, coinvolge le associazioni di categoria come facilitatrici dell’azione di sensibilizzazione e sviluppa la sua efficacia con l’apporto di interlocutori privilegiati come i mobility manager d’area e aziendali.
«Con queste iniziative – ha spiegato l’assessore alla Sicurezza e Protezione civile di Regione Lombardia, Romano La Russa – proseguiamo nel percorso iniziato ormai da più di dieci anni insieme ad Aci e Inail nella formazione dei lavoratori del mondo pubblico e privato sulla prevenzione e il contrasto dell’incidentalità stradale. Complessivamente abbiamo raggiunto oltre 30mila lavoratori e oltre cento tra enti ed aziende. Le statistiche indicano chiaramente che il fattore umano è sempre la prima causa di incidentalità: è qui che entra in gioco l’importanza della formazione per limitare gli incidenti stradali».
Il fattore umano è alla base di più del 90% degli incidenti mortali o gravi
I dati sui morti e feriti gravi dovuti a incidenti stradali sono sempre preoccupanti e le principali cause sono dovute, in più del 90% dei casi, al fattore umano, come distrazione, velocità elevata e non rispetto delle regole.
«Sensibilizzazione e prevenzione – ha sottolineato il presidente Inail Fabrizio D’Ascenzo – sono gli strumenti chiave per affrontare il tema degli infortuni in itinere. L’aumento del numero dei soggetti coinvolti è sicuramente un valore positivo, perché grazie una collaborazione più estesa possiamo ottenere un risultato migliore. Questo progetto, sul quale la Lombardia ha fatto da apripista in modo eccellente, sarà replicato anche a livello nazionale». Altrettanto importante, per il presidente dell’Inail, «è sensibilizzare i giovani, anche attraverso l’insegnamento dei fondamenti del diritto del lavoro e della salute e sicurezza all’interno delle scuole».
Corsi di formazione rivolti a specifiche figure professionali
I corsi di formazione sono destinati a specifiche figure professionali: lavoratori di enti e aziende pubbliche e private, associazioni di categoria e atenei universitari presenti sul territorio lombardo (durata del corso due ore), mobility manager aziendali (cinque ore), giornalisti, per il rilascio di crediti per l’aggiornamento professionale, e datori di lavoro, responsabili del servizio di prevenzione e protezione (Rspp) e addetti al servizio di prevenzione e protezione (Aspp), per i quali sono previsti un corso frontale di quattro ore e un corso pratico di guida sicura “Advance” di otto ore, presso il Centro di guida sicura Aci-Sara di Lainate, che garantisce il riconoscimento di 12 crediti formativi per l’aggiornamento.
«Il raggiungimento di elevati standard di sicurezza per gli spostamenti di tutti gli utenti della strada – ha dichiarato il direttore centrale della Direzione per la Federazione Aci, Fabrizio Turci – è sempre stato uno dei primari obiettivi della dell’Aci nel corso dei suoi 120 anni di storia. La collaborazione con altri enti è fondamentale per la riduzione dei livelli di sinistrosità: operiamo tutti perché vengano confermati i miglioramenti registrati nei primi sei mesi di questo 2025, che hanno visto un calo dell’1,3% degli incidenti, dell’1,2% dei feriti e del 6,8% dei morti».
Ha aggiunto Matteo Colleoni, ordinario di Sociologia dell’Ambiente e del Territorio presso l’Università degli Studi Milano-Bicocca e coordinatore e responsabile dell’Osservatorio Mobisco nell’ambito del Most-Centro nazionale per la mobilità sostenibile: «Viviamo in un contesto di incremento di immatricolazioni: secondo i dati Aci, negli ultimi vent’anni si è avuto un incremento del 5% della popolazione e del 20% di immatricolazioni, questo perché le persone si spostano molto di più rispetto al passato».