Cultura

Prende il via da Torino il progetto Concerts Collection che riunirà ben 62 produzioni musicali

L’idea è del maestro Alessandro Arigoni, che dirigerà l’Opera Symphony Orchestra in ben 62 concerti, videoregistrati in 4K dalla società di produzione e distribuzione musicale londinese SigmArt.

Prende il via da Torino il progetto Concerts Collection che riunirà ben 62 produzioni musicali

Parte da Torino il progetto Concerts Collection, che prevede la registrazione di 62 produzioni musicali con le integrali sinfoniche di Beethoven, Brahms, Tchaikovsky, Schubert, Schumann, Mendelssohn, Mahler, Bruckner e le opere in concerto di Verdi, Puccini, Bellini, Donizetti.

Concerts Collection al via da Torino: durerà quattro anni

Il piano è quadriennale e prevede sette cicli produttivi. L’idea è del maestro Alessandro Arigoni (nella foto), che dirigerà l’Opera Symphony Orchestra in ben 62 concerti, videoregistrati in 4K dalla società di produzione e distribuzione musicale londinese SigmArt. Saranno, però, concerti aperti al pubblico, con il primo ciclo in programma Teatro Alfieri fino al 24 marzo. L’avvio, con i primi otto appuntamenti, è con tre concerti dedicati a Tchaikovsky e i successivi cinque con l’integrale delle sinfonie di Ludwig van Beethoven.

«Dopo aver terminato nel 1991 la realizzazione in video e cd dell’integrale delle Sinfonie di Mozart con l’Orchestra Filarmonica Italiana, ho ideato il progetto Concerts Collection – spiega Arigoni – per la realizzazione Integrale delle sinfonie dei grandi compositori del periodo romantico e post-romantico insieme alle opere in forma di concerto dei grandi operisti Italiani. Il progetto era apprezzato ma non si trovava il produttore. Ci sono voluti oltre trent’anni e vari tentativi per arrivare alla SigmArt di Luca Caserta, che ha condiviso il progetto ampliandolo: con i 62 video sono stati programmati altrettanti concerti. Finalmente potrò realizzare in quattro anni quello che si può chiamare il sogno artistico musicale di una vita. Ho scelto l’Opera Symphony Orchestra per la grande duttilità e bravura dei singoli componenti; si presenterà in vari organici, mai straripanti, secondo le composizioni, valorizzando le potenzialità solistiche e la compattezza sonora delle sezioni. Il sound dovrà essere unico e caratterizzare tutta la collezione. Anche l’innovazione interpretativa nel rispetto delle indicazioni scritte sarà fondamentale in Concerts Collection. E’ una nuova lettura del repertorio. Iniziamo con Tchaikovsky e Beethoven per il loro impatto sulla musica occidentale. Sono stati entrambi degli innovatori. Per l’intensità emotiva della loro opera, il loro ruolo di figure chiave nel passaggio tra periodi musicali diversi e la capacità di innalzare la forma sinfonica».

Nato a Cremona nel 1948, ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio Arrigo Boito di Parma. Ha suonato stabilmente in varie orchestre e dal 1973 al 1981 all’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino. Ha studiato direzione d’orchestra con Igor Markevitch ed è stato docente di ruolo di esercitazioni orchestrali dal 1981 al 2014 nei conservatori di Trento, Rovigo e Cuneo. Ha fondato l’Orchestra Stradivari, l’Orchestra Boccherini e l’Orchestra Filarmonica Italiana. Ha diretto oltre 500 opere e 700 concerti in stagioni d’opera e concertistiche nei teatri di tutta Italia.