Il rapporto

Situazione ambientale in pillole tra miglioramenti e criticità nelle regioni del Nordovest

Il rapporto Snpa fornisce una panoramica regionale che permette di analizzare la situazione ambientale «in pillole», con dati aggiornati al 2024.

Situazione ambientale in pillole tra miglioramenti e criticità nelle regioni del Nordovest

Il rapporto Snpa fornisce una panoramica regionale che permette di analizzare la situazione ambientale «in pillole», con dati aggiornati al 2024.

Piemonte

Dopo un 2022 e una prima parte del 2023 di precipitazioni quasi costantemente al di sotto della media, a partire dal mese di maggio 2023 sono state registrate precipitazioni cumulate medie significative, con un’anomalia positiva, nel 2024, di 465 mm rispetto alla norma del periodo, risultando il secondo anno più piovoso della serie storica (1991-2020).
I dati di qualità dell’aria per il 2024 sono stati in media i più bassi degli ultimi 20 anni, sia per il particolato PM10 e PM2,5, sia per il biossido di azoto e tra le più basse per l’ozono. Il quadro meteorologico ha contribuito a tale riduzione delle concentrazioni degli inquinanti atmosferici. Per contro ci sono stati superamenti del valore limite per la concentrazione media giornaliera del PM10 in stazioni urbane, prevalentemente di traffico, nella Città Metropolitana di Torino e nelle stazioni di Alessandria e Asti.
L’andamento della percentuale dei consumi energetici da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia, presenta un andamento in crescita: nel 2022 si attesta al 19,4%. Nel 2023 continua il leggero ma costante aumento della superficie agricola gestita con metodi biologici, attestandosi al 6,3% della Superficie agricola utilizzata, valore lontano da quello nazionale (19,8%). Nel 2024 si è osservato in Piemonte un consumo di suolo netto di 503 ettari, risultando il quinto valore più alto della serie storica 2015-2024; la provincia con il consumo più alto è risultata quella di Torino. L’andamento del consumo di suolo, negli ultimi 10 anni, presenta un andamento in costante, leggera, crescita.
Nel 2023, in Piemonte, la raccolta differenziata è aumentata, raggiungendo il 68%. Ogni cittadino piemontese ha separato circa 342 kg di rifiuti, mentre 162 kg risultano come indifferenziato. I comuni che hanno superato il 65% di raccolta differenziata sono 757 (64,1% dei comuni e 61% in termini di abitanti).
Nel 2023, il 97% delle acque di balneazione piemontesi ha raggiunto di minima la classe Sufficiente.

Lombardia

La qualità dell’aria in Lombardia è migliorata: rispettati ovunque i limiti annuali di PM10 e, per il secondo anno, anche quelli del PM2.5. Persistono però superamenti del limite giornaliero del PM10 in molte stazioni. Positivi i dati sul biossido di azoto, con valori sotto la soglia anche nelle aree ad alto traffico di Milano e Brescia. Solo la stazione di Cinisello Balsamo ha superato il limite annuo.
I dati raccolti nel triennio 2020-2022 indicano come la percentuale di corpi idrici in stato chimico Buono è pari a 63% per i fluviali e 45% per i lacustri; il 52% per quelli sotterranei.
Nel 2023 la percentuale di raccolta differenziata regionale dei rifiuti urbani raggiunge il 73,9% contro il 73,2% del 2022. I comuni con un dato superiore sono 920 (61,2%) e di questi, 591 (39,3%) sono già allineati all’obiettivo del Piano regionale che prevede il raggiungimento almeno dell’80% di raccolta differenziata entro il 2027. I dati del 2023 mostrano che in Lombardia la produzione dei rifiuti urbani è stata di 4.725 milioni di tonnellate (+3,2%) e gli aumenti maggiori sono stati registrati nelle province di Brescia (+4,2%) Cremona (+3,6%) e Mantova (+3,2%) mentre, l’unica provincia con una riduzione dei quantitativi è stata Lodi (-1,5%). In discarica sono state smaltite direttamente solo 1.774 tonnellate di rifiuti indifferenziati (0,038%), valore in costante e progressiva diminuzione.
Si registra un aumento della percentuale di recupero di materia ed energia: dall’84,8% del 2022 all’85,7% del 2023.

Liguria

Qualità dell’aria migliore anche in Liguria: nel 2024 sono stati rispettati i limiti e i valori obiettivo e il 30 gennaio 2025, la Regione ha aggiornato il Piano di risanamento e tutela della qualità dell’aria. Le acque interne superficiali presentano l’82% dei corpi idrici in stato chimico buono e il 45% in stato ecologico buono. La siccità ha condizionato gli approvigionamenti idrici mentre l’ecosistema costiero si presenta in salute; esistono criticità nei sedimenti marini ma il trend appare in lento miglioramento.
L’andamento della percentuale dei consumi energetici da fonti rinnovabili è in aumento: si è arrivati al 9,1%.
Nel 2023 la raccolta differenziata in Liguria è aumentata raggiungendo il 47%, ma la performance di Genova, nonostante una crescita rispetto all’anno precedente, ha impedito alla Regione di raggiungere l’obiettivo nazionale del 65%.
La ricchezza di biodiversità vede 5.285 entità sistematiche nella check list dell’osservatorio ligure della biodiversità.