I risultati di un’indagine condotta da Kantar per Idealo parlano chiaro: nella gestione delle spese anche nel Nordovest si ha paura di non riuscire a risparmiare abbastanza.
Gestione delle spese e la paura di non riuscire a risparmiare abbastanza
Nonostante l’inflazione in Italia si mantenga su livelli relativamente contenuti (in aumento del 1,6% su base annua) e potrebbe far pensare a una maggiore stabilità, dai risultati dell’indagine Kantar per Idealo, emerge una notevole preoccupazione per la gestione delle spese. Il 64% del campione intervistato in Piemonte ha, infatti, paura di non riuscire a far quadrare i conti con i propri guadagni, una percentuale leggermente più alta della media nazionale che si ferma al 61%, dato invece che rispecchia il pensiero dei lombardi. Più della metà degli intervistati in Piemonte (56%) e in Lombardia (53%), ha la sensazione di non potersi più permettere la vecchia vita, un quadro a cui si aggiunge poi la sensazione, per l’85% del campione, che i prezzi continueranno a salire, aggravando ancora di più le capacità di spesa (media nazionale 82%).
Dove si taglia di più per ridurre le uscite
Il 64% dei piemontesi cerca comunque di risparmiare (sopra la media nazionale del 60%) ma un punto meno dei lombardi (65%): l’88% in Lombardia e il 77% in Piemonte del campione degli intervistati afferma di dover prestare più attenzione alle proprie spese, mentre solo il 2% e il 5% dichiara di poter affrontare gli acquisti senza preoccupazioni. Si cercano quindi offerte speciali e prodotti scontati confrontando i prezzi ) soprattutto sui beni di uso quotidiano, come il cibo o i prodotti per l’igiene e i grandi acquisti (elettrodomestici o biciclette). Gli intervistati del Piemonte hanno dichiarato che nell’ultimo anno hanno cercato di risparmiare tagliando spese dedicate ad abbigliamento e accessori, insieme a hobby e tempo libero (41%) e all’elettronica (29%). Tagli significativi sono stati attuati anche per quanto riguarda le attività culturali e di svago: il 38% ha dovuto ridurre le spese relative a ristoranti e bar, quelle legate a club e vita notturna (32%), e quelle per concerti e festival (28%). Al contrario, risultano meno soggetti a riduzioni i consumi legati a prodotti per la salute insieme ad alimentari e bevande (10%) e drogheria/cosmetici (19%). Per la Lombardia, altre percentuali: tagli ad abbigliamento e accessori (48%), a hobby e tempo libero (42%) e all’elettronica (36%); il 43% ha dovuto ridurre le spese relative a ristoranti e bar, quelle legate a club e vita notturna (38%), e quelle per concerti e festival (34%). In entrambe le regioni si tende a spendere con più generosità per i regali che non per acquisti per sè.