Confcommercio Lombardia ha condotto un’indagine sui suoi associati per determinare quale sia il sistema di pagamento più utilizzato.
La maggioranza dei pagamenti si fanno con carta di credito
Carte di credito, carte di debito e contanti: è questo l’ordine preciso con il quale le imprese lombarde (per la maggior parte micro, l’86%) hanno risposto a un sondaggio proposto loro da Confcommercio sui sistemi di pagamento. In tutto sono state coinvolte 600 attività nello studio, e i risultati sono stati anticipati dal segretario generale di Confcommercio Lombardia Giovanna Mavellia durante il panel “La fedeltà nei pagamenti: mito o possibile realtà?” organizzato da Ipsos Doxa nell’ambito del Salone dei Pagamenti, l’iniziativa promossa dall’associazione bancaria italiana negli ultimi 3 giorni di ottobre a Milano.
«Attività commerciali e pubblici esercizi – così fanno sapere da Confcommercio – offrono, ormai, un’ampia gamma di pagamenti, con quelli digitali che superano i contanti, anche se non c’è piena consapevolezza delle condizioni offerte. Un quarto, inoltre, prevede l’introduzione di nuovi sistemi di pagamento».
I pagamenti digitali sono al 60%
Oltre il 60% del totale dei pagamenti oggi è effettuato in maniera digitale, stando a quanto affermano oltre la metà delle attività intervistate da Confcommercio. Ampiamente diffusi anche i Wallet digitali e le App di pagamento, mentre iniziano ad affacciarsi soluzioni Buy Now Pay Later. E se criticità legate ai sistemi di pagamento digitale, soprattutto commissioni bancarie e costi tecnologici, sono state riscontrate solo dal 17% delle imprese, emerge una consapevolezza parziale delle condizioni offerte dai circuiti: la metà ha un servizio di pagamento digitale gratuito fino a 10 euro, il 30% no, ma, dato che colpisce, un’attività su cinque non lo sa.
«Appare evidente – dichiara Giovanna Mavellia, segretario generale di Confcommercio Lombardia – come le imprese commerciali e i pubblici esercizi stiano cogliendo i cambiamenti nelle abitudini di pagamento dei consumatori, compresi quelli più giovani. Per questo offrono una gamma di modalità di pagamento ampia e diversificata. Ed è proprio la diversificazione l’elemento di forza per attività che hanno una relazione umana con le persone, spesso conoscendone le abitudini». «Conoscenza – conclude Mavellia – che permette di offrire alle diverse tipologie di clienti un servizio su misura, basato su caratteristiche anagrafiche e plasmato con il loro livello di confidenza con la tecnologia».