Economia

Nel 2024 il comparto delle valvole e dei rubinetti ha fatturato quasi 10 miliardi di euro

Secondo i dati dell’Ufficio Statistica di Anima Confindustria, presentati a Milano da Sandro Bonomi, presidente dell’Associazione Italiana Costruttori Valvole e Rubinetteria (federata ad Anima Confindustria), nel 2024 il settore ha raggiunto un fatturato di 9,55 miliardi di euro, registrando una crescita dell’1,8% rispetto al 2023.

Nel 2024 il comparto delle valvole e dei rubinetti ha fatturato quasi 10 miliardi di euro

Il comparto delle valvole e dei rubinetti nel 2024 ha fatturato quasi 10 miliardi di euro.

Valvole e rubinetti un comparto da quasi 10 miliardi di euro

Secondo i dati dell’Ufficio Statistica di Anima Confindustria, presentati a Milano da Sandro Bonomi, presidente dell’Associazione Italiana Costruttori Valvole e Rubinetteria (federata ad Anima Confindustria), nel 2024 il settore ha raggiunto un fatturato di 9,55 miliardi di euro, registrando una crescita dell’1,8% rispetto al 2023. L’export si conferma il principale motore del comparto, rappresentando il 63% dei ricavi. Anche nel primo semestre del 2025, le vendite verso l’estero sono cresciute del 4,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superando i 3 miliardi di euro. Tra i Paesi di destinazione, nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2024, gli Stati Uniti si confermano al primo posto sia per quota di export (11,3%, pari a 343,4 mln di euro), sia per crescita (+19,4%). Seguono la Germania, con una quota dell’8,9% (272,2 mln di euro, +1,9%) e l’Arabia Saudita, anch’essa all’8,9% (271,9 mln di euro, +13,3%). La Cina, con una quota del 6,1% (186,9 mln di euro), registra invece una contrazione del 4,4%.

Tra i migliori distretti quello di Lumezzane-Brescia e del Cusio-Valsesia

Tra i distretti italiani si distinguono in particolare Lumezzane-Brescia e Cusio-Valsesia (Novara, Vercelli, Biella e Verbano CusioOssola), che insieme concentrano circa il 38,6% della produzione nazionale di valvole e rubinetti. Il distretto lombardo, con 61 imprese e un fatturato complessivo di 2,9 miliardi di euro nel 2023, rappresenta circa il 21% del totale nazionale; quello piemontese, con 83 imprese e 2,4 miliardi di euro di fatturato, copre un ulteriore 17,5%. Entrambi i poli, caratterizzati da una lunga tradizione nella lavorazione dei metalli, costituiscono oggi centri di eccellenza riconosciuti a livello mondiale per specializzazione produttiva e capacità di esportazione.

«Il settore delle valvole e della rubinetteria rappresenta un’eccellenza a livello globale: un comparto altamente specializzato, riconosciuto in tutto il mondo per qualità, innovazione e capacità di servire mercati complessi – dichiara Bonomi – Le nostre aziende si trovano oggi ad affrontare sfide strutturali rilevanti: la complessità burocratica, i dazi, la carenza di personale tecnico qualificato e i costi dell’energia, tra i più alti nella UE, rappresentano ostacoli concreti alla crescita e alla competitività. In questa fase è fondamentale che le istituzioni e il Governo collaborino a stretto contatto con associazioni e imprese per preservare un comparto che oggi vale quasi 10 miliardi di euro e rimane strategico per l’intero Sistema Paese».

Il focus sul nuovo nucleare italiano

L’assemblea dei soci Avr ha posto l’attenzione sul futuro del comparto, con un focus sul nuovo nucleare italiano, che sarà presentato alla World Nuclear Exhibition, la fiera mondiale del nucleare di Parigi il 4 novembre con una collettiva italiana di 28 aziende realizzata grazie a Italian Trade Agency e ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale su proposta Anima Confindustria, e sugli sviluppi nell’idrogeno, settori in cui le valvole italiane rappresentano componenti essenziali. Inoltre, sono state approfondite modalità innovative di formazione e gestione dei processi produttivi per le Pmi, con l’obiettivo di sostenere la crescita del comparto nei mercati globali.