Solo a settembre, il maltempo in Lombardia ha causato danni per quasi 290 milioni di euro, colpendo 130 comuni dai quali sono stati evacuati 206 cittadini.
Solo a settembre colpiti 130 Comuni lombardi dal maltempo con danni per 290 milioni di euro
Ormai i fenomeni climatici estremi non sono più casi isolati e si rende necessario essere pronti. Da queste considerazioni è partito l’impegno della Regione per potenziare la prevenzione e il contrasto al rischio idrogeologico, che ha visto una volta tanto unità di intenti tra maggioranza e opposizione all’interno del Consiglio regionale, durante la seduta straordinaria del 20 ottobre – chiesta dal Pd – dedicata al tema dei danni causati dal maltempo e delle azioni conseguenti. Ne è nato un ordine del giorno approvato a larghissima maggioranza, con l’obiettivo di proseguire le politiche e le azioni fin qui realizzate per il contrasto al dissesto idrogeologico anche attraverso scelte innovative; assicurare adeguati investimenti e garantire la manutenzione ordinaria e periodica dei reticoli idrici; promuovere la semplificazione e la sburocratizzazione delle procedure amministrative; proseguire nell’attuazione delle iniziative connesse alla richiesta di stato di emergenza nazionale valutando di integrare i fondi statali con risorse regionali. Il testo iniziale (primo firmatario Christian Garavaglia, capogruppo di FdI), è stato integrato con alcuni punti di un ordine del giorno presentato dalle minoranze e illustrati dalla consigliera del Pd Miriam Cominelli durante il dibattito. Il risultato è stato un documento definito «unitario e condiviso».
«Stiamo vivendo un tempo di episodi estremi e di condizioni meteo che anni fa sarebbero state impensabili – ha detto durante il dibattito l’assessore regionale al Territorio Gianluca Comazzi -. Regione Lombardia da sempre è attenta alle questioni ambientali. Siamo stati i primi in Italia ad aver fatto una legge sul consumo di suolo, una legge sulla rigenerazione urbana e il regolamento sull’invarianza idraulica. Per la prevenzione abbiamo stanziato più di un miliardo in cinque anni».
»Grazie alle nostre sollecitazioni – ha affermato la consigliere Cominelli – e a un confronto franco, abbiamo raggiunto l’accordo su un testo condiviso che, partendo dalla consapevolezza che la nostra Regione sta vivendo un incremento drammatico di eventi meteorologici estremi, che stanno mettendo a dura prova il territorio, le infrastrutture e le attività produttive e che il cambiamento climatico non può più essere vissuto come emergenza, ma come cambiamento strutturale».
La precisazione del perimetro delle competenze degli enti pubblici
L’ordine del giorno precisa, inoltre, il perimetro delle competenze in materia dei diversi enti pubblici (Stato, Regione, Enti locali e Agenzia per il fiume Po) e indica, per quanto riguarda la Lombardia, gli interventi effettuati negli ambiti tutela del territorio e risorsa idrica, mitigazione del dissesto idrogeologico e politiche ambientali, anche attraverso progetti del Pnrr e iniziative in collaborazione con Arpa e gli Enti locali. Nel documento si sottolinea, infine, che il presidente della Giunta ha inoltrato richiesta di deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale e che il sistema della Protezione civile regionale si è sempre prontamente attivato.