Il caso

L’attività dei volontari di Open Street Map per fare conoscere i piccoli borghi d’Italia

«Da anni cerchiamo di dare la giusta risonanza a tutta l’Italia, dai grandi centri urbani ai piccoli borghi. L’Italia è un Paese unico, dal territorio frammentato e dalle mille identità, e crediamo fortemente che ognuna di queste meriti la giusta visibilità - ha dichiarato Ivan Ruggiero, volontario di OpenStreetMap e tra i principali promotori del progetto - Panchine, fontanelle, piccole piazze: dettagli come questi possono sembrare banali ma sono fondamentali per la vita quotidiana dei suoi cittadini e rendono quel luogo unico al mondo. Con questo progetto cerchiamo di sostenere le comunità, di rendere quei luoghi più accessibili e di valorizzare la forte identità locale».

L’attività dei volontari di Open Street Map per fare conoscere i piccoli borghi d’Italia

Far conoscere i piccoli borghi al grande pubblico: è l’attività dei volontari di OpenStreetMap per spingere il turismo e la fruzione dei luoghi.

Far conoscere i piccoli borghi al grande pubblico attraverso le mappature: l’attività di OpenStreetMap

Mappare il piccolo e il piccolissimo. Il Piemonte è la regione del tartufo e del gianduiotto, della Battaglia delle arance e dell’automobile italiana per eccellenza. Tra vigneti, risaie e i mille castelli, custodisce soprattutto piccoli borghi che portano con sé una forte identità locale. Molti non sono noti al grande pubblico ma, come Alice Bel Colle e Frinco, due paesi da 653 e 712 abitanti in provincia di Alessandria e Asti, sono stati di recente mappati dalla comunità di OpenStreetMap, “la Wikipedia delle mappe”.  Dallo scorso aprile i volontari di OpenStreetMap promuovono iniziative per arricchire e rendere più complete le mappe digitali, l’ultima delle quali è stata dedicata alla mappatura di 30 piccoli centri italiani, con una popolazione compresa tra i 700 e 1.000 abitanti, distribuiti su 25 province di 10 regioni. La comunità ha aggiornato la cartografia libera e aggiunto oltre 39mila dettagli utili, di cui 22.600 edifici, di borghi e paesi che spesso non trovano spazio nelle mappe commerciali.

Raccogliere informazioni e renderle accessibili pubblicamente

Strade, piazze, aree verdi e punti di interesse: le informazioni raccolte sono ora disponibili e accessibili a cittadini, turisti, enti locali, associazioni e servizi di emergenza. Alice Bel Colle e Frinco sono così rappresentati con maggiore dettaglio e diventano parte di uno strumento aperto a tutti, gratuito e consultabile liberamente. Oltre a rendere più accessibili questi luoghi, l’iniziativa mira a valorizzare l’intrinseca frammentazione del nostro territorio e diffondere il patrimonio diffuso dell’Italia “minore”. Grazie all’instancabile lavoro dei volontari, vengono raccolti e condivisi online dati geospaziali aperti, riutilizzabili da tutti per qualsiasi scopo: dagli sviluppatori di app alla pubblica amministrazione, fino ai servizi di pronto soccorso.

«Da anni cerchiamo di dare la giusta risonanza a tutta l’Italia, dai grandi centri urbani ai piccoli borghi. L’Italia è un Paese unico, dal territorio frammentato e dalle mille identità, e crediamo fortemente che ognuna di queste meriti la giusta visibilità – ha dichiarato Ivan Ruggiero, volontario di OpenStreetMap e tra i principali promotori del progetto – Panchine, fontanelle, piccole piazze: dettagli come questi possono sembrare banali ma sono fondamentali per la vita quotidiana dei suoi cittadini e rendono quel luogo unico al mondo. Con questo progetto cerchiamo di sostenere le comunità, di rendere quei luoghi più accessibili e di valorizzare la forte identità locale».

Lo spunto perfetto per organizzare delle gite

E i borghi mappati sono sempre fonte di scoperte piacevoli per chi vuole organizzare una gita: Alice Bel Colle (definito anche paese delle meraviglie in un gioco di richiami letterari) è circondato da vigneti, osservabili anche da una «panchina gigante» posta sulla sommità della collina, ha una cantina diffusa che propone i vini del territorio; numerosi i sentieri sfruttabili per escursioni a piedi e in bici. Frinco, invece, si può visitare il Castello: sorge in posizione dominante e presenta una struttura piuttosto articolata. La sua parte più antica è costituita da una alta torre circolare in laterizio. L’ingresso del complesso fortificato è costituito da un portico sormontato da grandi archi e difeso da una grata metallica, il quale dà accesso a un cortile inferiore. Di qui si possono raggiungere i vecchi magazzini sotterranei e le cucine. Un secondo cortile, posto ad una quota maggiore, è separato dal cortile inferiore da una balconata. Alcune delle stanze conservano decorazioni a stucco forse risalenti al Seicento, mentre un locale fu utilizzato come cappella nel periodo di gestione dei Padri Giuseppini. Votato come Luogo del cuore del Fai, è stato oggetto di importanti lavori di ristrutturazione, completati a dicembre 2024.

I paesi mappati

Tra i 30 paesi mappati, anche Sant’Antonino (a metà strada tra Susa e il capoluogo del Piemonte) e Rivalba in provincia di Torino. Il primo, vede arte e architettura antica ancora presenti nel Castello Billia, nel Monumento ai Caduti Partigiani e nel Museo Etnografico; la natura incoraggia le passeggiate: merita menzionare l’itinerario del Colle Bione, adatto a buoni camminatori, la camminata che attraversa le borgate dei castagneti e l’area umida dei Mareschi. Il secondo è un borgo medievale con il castello e la Cappella della Trinità, la Chiesa dello Spirito Santo e il prezioso Bosco del Vaj; è anche una zona rinomata per il tartufo bianco, con una fiera dedicata che si tiene ogni anno.
In Lombardia, mappati Corte de’ Cortesi con Cignone in provincia di Cremona come Solarolo Rainerio: qui l’antica parrocchiale di Santo Stefano, al centro del paese fu ricostruita in forme neoclassiche nel secolo scorso. Al suo interno conserva opere pittoriche importanti, tra cui le due tavole di Galeazzo Campi risalenti al 1528, autore di un famoso autoritratto conservato agli uffizi a Firenze. Numerose sono le ville ottocentesche ispirate al gusto neoclassico sparse nella campagna; in particolare villa Recusani, Villa Zaccaria (attuale sede del municipio) e villa Pralasca Fontana, caratterizzate da facciate lineari e sobrie.