I territori del Nordovest si confermano un’eccellenza anche dal punto di vista accademico e formativo. E’ quanto emerge da una ricerca condotta da Talents Venture, che analizza i dati di Almalaurea relativi ai tassi di occupazione dei laureati magistrali a un anno dal conseguimento del titolo di studio.
3 delle 5 università più ricorrenti tra le migliori d’Italia per corso di studi sono del Nordovest: l’indagine
Ebbene, delle 5 università più ricorrenti nelle classifiche di tutta Italia, 3 sono lombarde e piemontesi. Nello specifico si tratta dei 4 gruppi dell’Università dell’Insubria (Linguistico, Giuridico, Scientifico e Architettura e Ingegneria Civile), dei 3 gruppi dell’Università di Milano (Agrario-Forestale, Psicologico e Scienze Motorie e Sportive) e dei 3 gruppi dell’Università del Piemonte Orientale (Letterario-Umanistico, Politico-Sociale e Comunicazione e Medico-Sanitario e Farmaceutico).
Il dettaglio scelto è il tasso di occupazione a un anno dal conseguimento della laurea
Più nel dettaglio, nella classifica dei 3 migliori atenei per tasso di occupazione, per ciascun gruppo disciplinare compare almeno uno dei nostri territori. Per l’Agrario-Forestale troviamo Milano, con un tasso di occupazione a un anno dal titolo del 91,9%. Nel gruppo Educazione e Formazione ci sono Milano Bicocca (91,6%), Torino (94,7%) e Bergamo (89,2%). Nel gruppo Arte e Design invece risalta il Politecnico di Torino, che con l’87,5% occupa il terzo gradino del podio dopo Camerino e Bolzano. Nel gruppo Letterario Umanistico delle magistrali troviamo l’università del Piemonte orientale al primo posto in classifica, con l’84,2%. Nel campo Linguistico emerge l’Insubria, al terzo gradino del podio con l’87,5% dopo Bolzano, Modena e Reggio Emilia. Nel gruppo Politico-Sociale e Comunicazione il Piemonte orientale sbaraglia gli altri atenei con un tasso di occupazione del 100%, seguito da Bolzano e dallo Iulm di Milano (90% e 88%). L’unico gruppo in cui il Nordovest manca totalmente è quello dell’Informatica e delle Tecnologie ICT. Infine, l’unico gruppo dove primeggia anche un ateneo ligure, è quello delle Scienze Motorie e Sportive: qui l’Università di Genova occupa la prima posizione in classifica, con il 92,3% di tasso d’occupazione, seguita da Milano (91,3%) e Firenze (89,7%).
La polarizzazione tra ambito scientifico e umanistico
Si riconferma l’antico adagio per cui con le lauree in ambito scientifico si trova un’occupazione in breve tempo. Al primo posto della classifica dei gruppi disciplinari troviamo infatti Ingegneria industriale e dell’informazione, con un tasso d’occupazione medio del 93,4%. Al secondo posto Informatica e Tecnologie ICT (92,6%), e al terzo Medico-Sanitario e Farmaceutico (87,2%). Per trovare il gruppo disciplinare Letterario-Umanistico bisogna scorrere l’elenco fino alla 13ª posizione (61,5%). Va precisato però che per il gruppo Letterario Umanistico (così come per quello Psicologico, che ha un 60% di tasso d’occupazione, e quello Giuridico, che è al 57,3%), i lunghi tirocini per iscriversi a un albo professionale sono considerati da Alma Laurea occupazione solamente se retribuiti.
Il commento dei risultati
A commentare il risultato è l’Università del Piemonte Orientale, presente tra i primi 3 atenei nazionali in ben 3 gruppi disciplinari differenti: è al primo posto nel gruppo politico-sociale e comunicazione (Laurea Magistrale) e nel gruppo letterario-umanistico (Laurea Magistrale) e al terzo nel gruppo medico-sanitario e farmaceutico (Laurea Magistrale a Ciclo Unico).
«Essere riconosciuti come ateneo capace di rispondere alle esigenze formative di chi studia e a quelle professionali di chi assume è il risultato tangibile di un lavoro strategico sulla qualità della didattica e sull’orientamento al mercato del lavoro – ha commentato il rettore dell’Università del Piemonte Orientale, professor Menico Rizzi – Questi risultati, che superano ampiamente le medie nazionali in settori cruciali come Sanità, Comunicazione e Scienze umanistiche, ci spingono a proseguire con la valorizzazione dei nostri poli di eccellenza, per garantire alle giovani e ai giovani laureati UPO le migliori opportunità di crescita e un inserimento qualificato nel mondo del lavoro».