Il caso

Efficientamento energetico i voti della Direttiva Casa Green

Una sfida importante per l’Italia, che avrebbe già raggiunto una riduzione del 9,1% rispetto al target del 16% previsto per il 2030. Un risultato che è stato possibile soprattutto grazie agli interventi di efficientamento spinti dal Superbonus. Secondo un’elaborazione di Saie – La Fiera delle Costruzioni su base dati Siape nel 2024 il 38% degli edifici residenziali piemontesi per cui è stato richiesto l’attestato rientrava ancora nelle classi peggiori (F e G), mentre solo l’11% nelle classi A.

Efficientamento energetico i voti della Direttiva Casa Green

Ridurre i consumi energetici degli edifici, abbattere le emissioni e migliorare la qualità della vita sono gli obiettivi principali della Direttiva Casa Green.

I voti della Direttiva Casa Green in materia di efficientamento energetico

Una sfida importante per l’Italia, che avrebbe già raggiunto una riduzione del 9,1% rispetto al target del 16% previsto per il 2030. Un risultato che è stato possibile soprattutto grazie agli interventi di efficientamento spinti dal Superbonus. Secondo un’elaborazione di Saie – La Fiera delle Costruzioni su base dati Siape nel 2024 il 38% degli edifici residenziali piemontesi per cui è stato richiesto l’attestato rientrava ancora nelle classi peggiori (F e G), mentre solo l’11% nelle classi A.

La classifica delle province più o meno virtuose

Ma quali sono le province meno e più virtuose? Nel 2024 il maggior numero di Ape di classe F e G si riscontra a Biella (59%) e Vercelli (51%), seguite da Alessandria (47%), Verbano-Cusio-Ossola (46%) e Asti (45%). A valori più bassi Cuneo (40%), Novara (40%) e Torino (32%), che risultano quindi tra i territori più virtuosi. Guardando invece alla somma delle classi A, le province più virtuose risultano essere Cuneo (16%) e Novara (13%), seguite da Torino (11%), Asti (10%), Verbano-Cusio-Ossola (10%), Alessandria e Vercelli (9%) e Biella (6%).
Per quanto riguarda la Lombardia, il 30% degli edifici residenziali per cui è stato richiesto l’attestato rientrava ancora nelle classi peggiori (F e G), mentre circa il 19% nelle classi A. Nel 2024 il maggior numero di Ape di classe F e G si riscontra a Pavia (43,4%) e Mantova (42,2%), seguite da Como e Cremona (entrambe 39,8%), Lecco (39,9%) e Varese (38,7%). In coda anche Lodi (35,2%), Bergamo (29,8%), Brescia (29,7%), Milano (25,4%), Monza e Brianza (26,2%) e Sondrio (26,3%). Guardando invece alla somma delle classi A, le province più virtuose risultano essere Sondrio (33,8%) e Brescia (27,5%), seguite da Bergamo (22,9%), Como (20,8%), Monza e Brianza (20,6%), Varese e Lecco (17,6%), Milano (18%), Lodi (15,8%), Cremona (14,5%), Mantova (13,9%) e Pavia (12%).
In Liguria, il 52% degli edifici residenziali per cui è stato richiesto l’attestato rientrava ancora nelle classi peggiori (F e G), mentre solo il 7% nelle classi A. Nel 2024 il maggior numero di Ape di classe F e G si riscontra a Genova (57%) e La Spezia (57%), seguite da Imperia (46%) e Savona (44%). Guardando invece alla somma delle classi A, le province più virtuose risultano essere Savona (9%) e la stessa La Spezia (9%), seguite da Imperia (7%) e Genova (6%).