Si potrebbe dire “due città in una”, perché Bergamo è Alta e Bassa e ognuna ha le sue caratteristiche.
Il consiglio turistico della settimana è Bergamo dove ci sono 2 città in una
La città Bassa è la zona più moderna con edifici e architettura dal tardo Ottocento in avanti; la città Alta è la parte più antica, di origine medievale, con le chiese e i palazzi storici.
Andando dunque a ritroso, nella parte Bassa uno sguardo va a Porta Nuova, l’antico castello che segnala l’ingresso in città, in stile neoclassico, alla fine del Sentierone. Poco distante, la Chiesa di Santa Maria Immacolata delle Grazie: ideata ai tempi di San Bernardino da Siena, oggi si ammira la ricostruzione ottocentesca. » pochi passi da Porta Nuova, la Torre dei Caduti, uno degli edifici più alti di Bergamo, realizzata durante il fascismo. Esempio invece di architettura neoclassica è il Teatro Donizetti, costruito nel XIX secolo e dedicato al compositore bergamasco Gaetano Donizetti.
per chi ha tempo a disposizione, vale la visita l’Accademia di Carrara, la più prestigiosa istituzione culturale di Bergamo. La collezione comprende opere di Raffaello, Botticelli, Bellini, Lotto e molti altri.
Il cuore della storia nella parte Alta
Nella parte Alta, invece, il cuore della storia più antica con piazza Mercato del Fieno e piazza Mercato delle Scarpe, caratteristico esempio di Una vista sulla pianura da non perdere è quella che si ammira dalla Rocca: realizzata nel XII secolo per scopi difensivi, ha subito varie trasformazioni nel corso dei secoli. La città alta è circondata da 6 km di mura imponenti, intatte e inalterate nel tempo; simbolo di possente bellezza per oltre 5 secoli, vennero costruite a partire dal 1561 dalla Repubblica di Venezia, per arginare gli attacchi nemici che non subirono mai. Dal 2017 sono Patrimonio Unesco.
Il centro dello scrigno è Piazza Vecchia
Piazza Vecchia è il centro dello scrigno delle bellezze architettoniche del passato medievale e veneziano, tra cui il Palazzo del Podestà, il Palazzo della Ragione e il Campanone.
In piazza del Duomo si affacciano gli edifici religiosi più importanti dal punto di vista culturale e artistico. Il Duomo, che al suo interno conservata la tiara di Papa Giovanni XXIII, originario di Sotto il Monte in provincia di Bergamo: un copricapo in oro tempestato da perle, rubini, diamanti e smeraldi. Il Battistero, a forma di ottagono, con bassorilievi che ornano le pareti interne e rappresentano scene della Vita di Gesù. La Basilica di Santa Maria Maggiore: è uno dei luoghi più cari agli abitanti di Bergamo. La sua storia, infatti, è legata a un voto che la città fece alla Madonna per proteggersi da una epidemia di peste che dilagava in Europa all’inizio del XII secolo. All’interno, le tre navate sono decorate con affreschi, stucchi, arazzi e tarsie lignee su disegno di Lorenzo Lotto e conservano il monumento funebre a Donizetti.
Per chiudere, l’iconica Cappella Colleoni
E infine l’iconica Cappella Colleoni, uno dei più alti esempi di arte rinascimentale in Lombardia. La cappella fu commissionata dal celebre condottiero Bartolomeo Colleoni, uno dei personaggi più influenti e controversi della storia bergamasca, con l’intento di creare un mausoleo personale che ne celebrasse la gloria e il prestigio. I lavori di costruzione iniziarono nel 1472 e si conclusero nel 1476, sotto la guida dell’architetto Giovanni Antonio Amadeo. La cappella venne edificata al posto della sagrestia della Basilica di Santa Maria Maggiore, un dettaglio che suscitò non poche polemiche all’epoca. All’interno, il monumento funebre di Bartolomeo Colleoni domina la scena: composto da due sarcofagi sovrapposti in marmo finemente scolpito, è sormontato da una statua equestre in legno dorato. Le pareti della cappella sono decorate con affreschi e stucchi che contribuiscono a creare un’atmosfera solenne e suggestiva. Un punto di particolare interesse sono le opere di Giambattista Tiepolo, uno dei più grandi maestri del Settecento: raffigurano scene bibliche e allegoriche e in particolare vi è la “Gloria di Sant’Alessandro“, una celebrazione del patrono di Bergamo.
Tra le curiosità, l’orto botanico, raggiungibile solo a piedi dalla Città Alta, seguendo una salita di 141 gradini; è intitolato al botanico e naturalista Lorenzo Rota, , si estende su un’area di 2.400 metri quadri e raccoglie oltre 1.200 tipologie di piante disposte in aiuole tematiche.