Una crescita in media dell’8,1% con il Nordovest che cresce più di tutti: nel secondo trimestre del 2025 sono in aumento (anche se in maniera più contenuta rispetto al trimestre precedente) le compravendite delle abitazioni. Lo conferma il rapporto dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’agenzia delle entrate appena pubblicato.
Nel Nordovest le compravendite di abitazioni sono sopra la media nazionale
Le persone che hanno fatto ricorso a un mutuo ipotecario restano prossime al 46%, con il tasso d interesse medio applicato alla prima rata che si avvicina al 3,3%. Rimangono stabili la quota di acquisti di abitazioni con agevolazione prima casa, poco sopra il 70%, e quella di acquisti di abitazioni di nuova costruzione: 5,6%. A livello nazionale, in questo trimestre sono state compravendute oltre 201mila abitazioni, circa 15mila in più rispetto allo stesso periodo del 2024, +8,1%. La crescita dei volumi di abitazioni è diffusa in tutte le aree geografiche del paese, con una lieve differenza tra capoluoghi e comuni minori, con i primi che segnano un incremento del 7,2% e i secondi dell’8,4%. L’incremento di acquisti di abitazioni è più marcato nell’area del Nordovest +9,2% (con 69.833 abitazioni) e del Nord Est +8,5%. Nel Centro e nelle Isole le abitazioni compravendute crescono del 7,7% mentre al Sud la crescita si ferma al 6%. Si cercano abitazioni più grandi e gli “affari” aumentano tra aprile e giugno.
Il settore delle nuove costruzioni in flessione
I dati relativi alle compravendite di abitazioni di nuova costruzione mostrano una flessione rispetto all’omologo trimestre del 2024, -7,2%, mentre gli scambi di abitazioni esistenti aumentano del 9,1%. La quota di nuove abitazioni compravendute, sul totale rimane sotto il 6%; era il 5,5% nel trimestre precedente e il 6,5% nel secondo trimestre del 2024.
Seppur in misura più contenuta, ma in linea con l’andamento nazionale, le compravendite di abitazioni nelle otto principali città per popolazione mostrano una crescita del 6%. Torino e Palermo mostrano gli incrementi più elevati, oltre il 10%, seguite da Milano (6,6%). Rialzi oltre il 5% si osservano a Bologna, +6,1% e a Genova, +5,6%, mentre più contenuti sono gli aumenti a Roma, +4,1%, e Firenze, +3,9%. A Roma, Bologna, Milano e Firenze la quota di mutuo ipotecario supera il 50%, ma a Milano scende la quota di acquisto di abitazioni nuove al 6,6% dal precedente 9,5%.
Le locazioni
Per quanto riguarda, invece, gli affitti, il numero di abitazioni per le quali è stato registrato un nuovo contratto è in aumento dell’1,5% rispetto allo stesso trimestre del 2024 per un totale di 238mila abitazioni. Sono in crescita i contratti ordinari transitori e quelli agevolati a canone concordato e per studenti, mentre calano ancora i contratti ordinari di lungo periodo. Il canone annuo pattuito ammonta a poco meno di 1,9 miliardi di euro, +5,3% su base tendenziale, ed è in crescita per tutti i segmenti di mercato analizzati. Il mercato di Milano segna un incremento del 5% circa delle abitazioni locate e un canone annuo complessivo pari a 177 milioni di euro, in aumento del 6,5%. Qui calano i contratti ordinari a lungo periodo del -8,6% a Milano con anche una flessione del canone annuo, -8,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Milano, continua l’incremento accentuato dei contratti a canone concordato11, sia nei volumi, +95%, sia nei canoni, più che raddoppiati rispetto al secondo trimestre 2024. Sulla stessa scia, i contratti agevolati per studenti, sia stipulati per l’intero immobile, +39%, sia per le porzioni, +54,5%, con i relativi canoni in crescita circa dell’88% e del 61%.
Lo studio sul mattone a Torino
Uno studio sul mattone a Torino, condotto da Immobiliare.it, Aspesi Torino e Intesa Sanpaolo, evidenzia nei primi tre mesi del 2025, una salita quasi del 32% per le vendite e del 7,6% per gli affitti rispetto al primo trimestre del 2024, con conseguente aumento dei prezzi: i primi +4,2% e i secondi +11% circa. Attualmente, comprare casa nel capoluogo piemontese costa mediamente 2.071 euro/mq, mentre per affittarla bisogna mettere a budget, in media, 12,4 euro/mq. L’offerta, invece, ha evidenziato un comportamento differente nei due mercati: in quello delle compravendite si è notata una riduzione dello stock, in un anno, pari all’8,3%, mentre l’accumulo è stato rilevante, nonostante l’incremento dell’interesse, nelle locazioni (+15,4%). torinesi, il Centro città rimane la zona più cara tanto per acquistare (3.935 euro/mq) quanto per affittare (16,3 euro/mq). Al secondo posto la rinomata area collinare di Cavoretto, Gran Madre (3.078 euro/mq per la vendita e 13,3 euro/mq per l’affitto), e al terzo Crocetta, San Secondo (poco più di 2.900 euro/mq per comprare e circa 13 euro/mq per affittare).
Le zone più economiche
Guardando, invece, alle zone più economiche in assoluto, per acquistare si tratta di Borgo Vittoria, Parco Dora (circa 1.400 euro/mq), mentre per affittare i canoni più bassi si trovano a Barriera di Lanzo, Falchera, Barca, Bertolla, unica area a rimanere sotto i 10 euro/mq medi (9,1). L’immobile più richiesto da chi cerca casa a Torino rimane il bilocale in affitto, con il 24% delle ricerche complessive (l’anno scorso erano al 29%). Seconda posizione per il trilocale in vendita (17%) e terza per il bilocale in vendita (13%). Guardando, infine, alle tendenze della provincia di Torino, i principali indicatori di mercato rispecchiano quasi sempre quelli del comune: nel comparto delle compravendite, rispetto al primo trimestre dello scorso anno i prezzi sono cresciuti dell’1,6%, a fronte di una domanda in rialzo del 19,2% e di un’offerta invece in contrazione (-6,4%). Ben più sostenuta la crescita dei canoni (+6,5%), anche perché la domanda di locazioni in provincia ha fatto registrare addirittura un +25,6%. L’unico dato che si discosta da quello del capoluogo è l’offerta di locazioni, in drastico calo nei 12 mesi (-15,1%).
«Ai privati e alle famiglie di Torino e provincia nei primi 3 mesi del 2025 abbiamo erogato mutui per 169 milioni di euro, in crescita del 65% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno» ha affermato David Scala, responsabile mutui banca dei territori Intesa Sanpaolo.