La nuova stagione espositiva della Grande Brera è ai nastri di partenza, con un programma variegato.
Via alla stagione espositiva della Grande Brera a Milano
La Pinacoteca di Brera a Milano ospita la prima mostra mai dedicata a Giovanni Agostino da Lodi, uno degli artisti più originali attivi in Italia nei decenni a cavallo del 1500.
Palazzo Citterio si apre con una grande retrospettiva dedicata a Bice Lazzari, un’artista che ha attraversato tutto il Novecento, lasciando un segno profondo e inconfondibile, grazie al suo linguaggio unico, solitario, autentico. EE la Sala Stirling in Palazzo Citterio accoglie per la prima volta a Milano, Nobu at Elba Redux, la monumentale installazione creata da Giovanni Frangi: quattro grandi tele dipinte (complessivamente di 40 metri) e venti sculture in gommapiuma bruciata, illuminate a intervalli regolari di 15 minuti, con l’intenzione di fornire un’emozione simile a quella che si prova di notte vicino a un corso d’acqua, in un ambiente disabitato.
Le iniziative sull’arte internazionale
Si prosegue poi con iniziative dedicate a maestri dell’arte internazionale, quali Giovanni Gastel, William Kentridge, Mimmo Paladino. Il Ledwall, inoltre, ospita, «Vanishing Trees» di Debora Hirsch: una installazione site-specific che intreccia arte digitale, scienza e memoria. L’opera reinterpreta, attraverso tecnologie generative, le immagini di tre alberi in via di estinzione custoditi dall’Orto Botanico di Brera, trasformandoli in icone silenziose di resistenza. Il Tempietto ospita «Candy Eaters» (nella foto) una installazione site-specific di Alice Zanin: una visionaria voliera che accoglie alcuni esemplari, ricostruiti in cartapesta, di Spatole Rosate. Il titolo dell’opera gioca sull’idea che questi artefatti abbiano assunto la loro colorazione dopo aver ingerito caramelle rosa, mentre in realtà è la natura ad aver prodotto, senza artifici e interventi di fantasia, la sua sorprendente bellezza.
Via anche alla stagione della biblioteca Braidense
La stagione della Biblioteca Nazionale Braidense si apre con l’esposizione Costume Jewelry, The collection of Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, che presenta un’ampia selezione di gioielli non preziosi dagli anni Trenta fino a oggi: collane, orecchini variopinti, spille eccentriche e bracciali originali raccontano un fenomeno che, da semplice alternativa al gioiello autentico, si è affermato come vero e proprio linguaggio creativo. E ancora, la mostra «Edoarda Masi e la Cina. Pensiero, letteratura e traduzione» che si propone di condividere per la prima volta con il pubblico la ricca esperienza di studio, di lettura e di traduzione della Cina della sinologa.
A cinquant’anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini e a cent’anni dalla nascita dello scrittore giapponese Yukio Mishima, la Biblioteca Braidense propone inoltre un progetto espositivo, curato da Marco Minuz, mai realizzato prima, che accosta queste due inafferrabili figure del panorama culturale internazionale del secolo scorso, per leggere vicinanze intellettuali e comuni percorsi. Infine, in occasione dei dieci anni della scomparsa, una mostra rende omaggio a Umberto Eco.