«Se la competizione tecnologica è la nuova geopolitica, in questa partita l’Europa non sta giocando». Con queste parole Alvise Biffi, presidente di Assolombarda, ha aperto lunedì 8 settembre il “Forum della Competitività” organizzato insieme ad A2A a Palazzo Gio Ponti, delineando uno scenario complesso per l’industria italiana ed europea.
L’allarme lanciato all’evento sulla competitività e le nuove sfide globali
L’evento “Competitività e nuove sfide globali: Clean Industrial Deal, autonomia strategica e dazi” ha chiamato a raccolta imprese e istituzioni per analizzare gli effetti dei profondi cambiamenti globali: dai dazi di Trump alle crescenti tensioni geopolitiche, dalla trasformazione della globalizzazione alla transizione digitale. Secondo le stime presentate da Biffi, l’impatto dei dazi americani sull’Italia oscillerà tra 6,7 e 9 miliardi di euro – pari all’1,1% dell’export globale italiano – mentre Confindustria prevede perdite fino a 23 miliardi. A Milano si aggiunge la flessione delle costruzioni, attesa al -1,5% per il 2025. «Diventa vitale rafforzare i rapporti con nuove aree di crescita come India, Golfo Persico, Australia, Canada e Mercosur, che da solo conta 720 milioni di consumatori», ha sottolineato il presidente di Assolombarda.
I data center sono una grande opportunità
Roberto Tasca, presidente di A2A, ha evidenziato le opportunità dei data center: «L’Italia è 13° al mondo nel settore, con Milano e Lombardia tra le aree emergenti europee. Oltre la metà delle richieste di connessione elettrica si concentra in questa regione. Recuperando il calore generato, possiamo fornire energia termica a 800.000 famiglie tramite teleriscaldamento».
Il keynote speech del premio Nobel Joseph Stiglitz ha messo in luce «il comportamento irregolare di Trump» e le sue conseguenze sull’economia globale, dall’incertezza sui mercati alla nuova guerra fredda con la Cina che influenza Africa e America Latina. L’analisi della sondaggista Alessandra Ghisleri ha confermato il trend degli investimenti tecnologici: secondo l’International Business Report, il 68% dei leader aziendali globali aumenterà la spesa IT nei prossimi 12 mesi, mentre l’adozione di soluzioni IA è passata dal 5% all’8,2% delle imprese italiane dal 2023 al 2024.
Alla tavola rotonda sull’economia globale vista dalla prospettiva dei grandi player hanno partecipato Sergio Dompé (Dompé Farmaceutici), Nico Losito (IBM Italia), Emma Marcegaglia (Marcegaglia Holding), Renato Mazzoncini (A2A), Veronica Squinzi (Mapei) e Marco Tronchetti Provera (Pirelli).
L’intervista al Ministro Tajani
A concludere l’evento, l’intervista al vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani: «L’Europa è in mezzo al guado, per questo non riesce a essere incisiva. Ha giocato una partita positiva con il Recovery Plan, ma oggi esiste solo a metà. Serve completare il mercato unico dell’energia, l’armonizzazione fiscale, il mercato dei capitali e l’unione bancaria. Manca una vera politica industriale: il Green Deal si è dimostrato fallimentare, non ha prodotto crescita e rischia di danneggiare industria e agricoltura. Per competere servono riforme strutturali: abolire il voto all’unanimità, unificare le figure di comando e dare al Parlamento il potere di iniziativa legislativa. Infine, per sostenere la crescita dobbiamo abbassare i tassi e indebolire l’euro per renderlo più competitivo».