Crescono i cyberattacchi ai danni delle aziende: il tema della sicurezza informatica in un rapporto di Confartigianato.
L’allarme di Confartigianato: crescono i cyberattacchi ai danni delle aziende
Cresce ogni anno che passa il problema dei cyberattacchi, anche nei confronti di imprese e aziende. Secondo un rapporto che Confartigianato ha pubblicato di recente dei nostri territori Piemonte e Lombardia sono tra le regioni dove negli ultimi anni i reati informatici sono aumentati, rispettivamente del 47% e del 45,5%. La ricerca riguarda il periodo tra il 2019 e il 2023, e il dato nazionale è identico a quello lombardo, attestando la situazione delle 2 regioni sulla media italiana. Frodi, truffe e vere e proprie aggressioni si sono spostate sul web, e possono fare davvero moltissimi danni.
In Italia va meglio rispetto alla UE (anche se di poco)
Nel nostro Paese la situazione è lievemente migliore rispetto alla media europea: i reati informatici infatti rappresentano il 35,5% delle azioni illecite commesse ai danni di aziende. Il 15,8% delle imprese italiane (a fronte del 21,5% di quelle europee) ha denunciato almento un incidente informatico con conseguenze come l’indisponibilità dei servizi ICT, la distruzione o la divulgazione di dati.
Forse è anche questo il motivo per cui l’attenzione non è altissima: sono solo il 32,2% gli imprenditori che scelgono di adottare almeno 7 delle 11 misure di sicurezza monitorate dall’Istat (in Europa sono invece il 38,5%). Questo nonostante comunque la consapevolezza della necessità di protezione del patrimonio dei dati: sempre da Confartigianato fanno sapere che sono ben l’83,1% gli imprenditori che attribuiscono un’alta importanza alla cybersicurezza (contro il 71,1% della media europea), e che sono il 42,6% gli imprenditori che hanno investito in sicurezza informatica, anche nei servizi dell’intelligenza artificiale.
«Ad ostacolare l’impegno per difendersi dalle minacce informatiche – così da Confartigianato – è la carenza di competenze adeguate sul mercato del lavoro. Il 22,8% delle imprese italiane segnala difficoltà a reperire personale specializzato in sicurezza informatica, contro il 12% della media europea. In particolare, le imprese faticano ad assumere i progettisti e amministratori di sistemi che comprendono i cyber security expert: nel 2024 ne servivano 6.300, ma 4.000 sono risultati difficili da trovare. Piemonte e Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Lombardia, sono le regioni con la maggiore carenza di queste figure professionali».