Aumenti record anche nel Nordovest degli incassi delle imposte di soggiorno nel 2024.
Il 2024 ha segnato aumenti record per l’imposta di soggiorno anche nel Nordovest
I dati diffusi da Bankitalia non lasciano spazio a dubbi: l’anno scorso è stato decisamente un anno senza precedenti per quanto riguarda il turismo nel nostro paese, e a far la parte del leone nella classifica delle regioni per il gettito portato nelle casse degli enti locali è – ancora una volta – la Lombardia, nonostante sul totale di quasi 1.200 Comuni titolati per chiedere l’imposta di soggiorno ai turisti che pernottano sul territorio siano solo il 15% a richiederla effettivamente. I 176 enti lombardi che nel 2024 hanno applicato l’imposta hanno infatti raccolto la bellezza di 115 milioni di euro, il 261% in più rispetto al 2020, nel quale la pandemia ha costretto tutti all’immobilità.
Ottimi risultati anche in Piemonte e Liguria
Nelle altre regioni del Nordovest la situazione non è da meno: in Piemonte sono stati raccolti 21 milioni di euro dai 151 enti che l’hanno richiesta (il 192% in più rispetto a 4 anni fa), mentre in Liguria l’aumento registrato è stato del 204% rispetto al 2020 (25 milioni di euro nelle casse di 66 enti locali). Questo nonostante l’esiguità dei Comuni e degli enti locali che scelgono di applicare l’imposta di soggiorno. In Lombardia come si è detto sono infatti il 15% del totale dei Comuni che avrebbero diritto ad applicarla, in Piemonte la percentuale è pressoché identica, il 16%. In Liguria invece sale al 55%, mentre per la Valle d’Aosta il dato è un record: sono infatti ben l’86% i Comuni che applicano l’imposta di soggiorno.
Sono pochissimi i Comuni, tra i titolati a farlo, ad applicare l’imposta
A livello nazionale da una ricerca del Centro Studi Enti Locali basata su dati Mef, Banca d’Italia e Istat, emerge come siano solo 1 su 4 (1.382 su 5.700) gli enti che nel 2024 hanno scelto di applicare l’imposta, rinunciando così a un importante gettito per le casse pubbliche, come si è visto. Le cose cambiano se rapportate al 2023: i Comuni che nel 2024 hanno avuto un gettito d’imposta di soggiorno inferiore rispetto al 2023 sono stati 178, il numero più alto di tutte le partizioni geografiche dello Stivale. In tutta Italia infatti sono 374, per una cifra di 8,5 milioni in meno (solo nel Nordovest si parla di poco più di 3 milioni). Per la Valle d’Aosta il dato è negativo: ha perso infatti quasi 1 milione di euro in 12 mesi (sebbene il rapporto sul 2020 sia comunque in grande incremento). «Escludendo Roma Capitale – scrivono dal Centro Studi Enti Locali commentando i dati del 2024 – il gettito complessivo ha superato i 760 milioni di euro, registrando un +19% rispetto al già ottimo 2023 (pari a 640.227.573 euro) e triplicando i livelli raggiunti nel 2020, annus horribilis della pandemia, in cui le entrate turistiche si erano fermate a 251,6 milioni di euro».