Milano supera i 730 euro al mese per una stanza singola in affitto, Torino si ferma a 476 euro e Genova è la più economica tra le grandi città del Nordovest con una media di 364 euro.
Affittare una stanza singola in Italia: a Milano le cifre più alte
Un tema caldo quello degli affitti delle stanze, soprattutto in questo periodo dell’anno, che vede avvicinarsi l’inizio del nuovo anno accademico. Gli universitari fuori sede sono costretti a cercare una soluzione più vicina alle facoltà prescelte e il mercato immobiliare si muove secondo le richieste. Il recente studio di Immobiliare.it Insights denota, però, come, dopo anni di forte crescita, in alcune città italiane la domanda di stanze singole stia iniziando a rallentare. Tra le cause, prezzi spesso elevati per gli studenti, ma non solo. La flessione osservata su alcune città è riconducibile a diversi fattori: da un lato, un aumento dell’offerta disponibile; dall’altro, una domanda più distribuita sul territorio. Questo allentamento si traduce in una maggiore possibilità di scelta per chi è alla ricerca di una stanza in affitto. Rispetto a 12 mesi fa, la richiesta a Torino ha fatto segnare un -3%, a Milano un -13% ma sono in calo anche Firenze, Bologna e Napoli mentre Genova, per esempio, presenta un interesse in rialzo del 59%, battendo anche Venezia che registra un +30%.
«Il settore delle stanze sta evidenziando segnali di assestamento – osserva Luke Brucato, chief strategy officer di Immobiliare.it Insights – Studenti universitari e giovani lavoratori fuori sede mostrano una crescente propensione a spostarsi verso aree periferiche o ben collegate alle grandi città, alla ricerca di soluzioni abitative più accessibili, non solo in termini di canone ma anche rispetto al costo complessivo dell’immobiliare. A livello nazionale, la domanda si mantiene stabile, ma registriamo una crescita nel volume degli annunci contattati: un segnale che conferma il costante interesse da parte del mercato. In questo contesto, è plausibile attendersi, nel medio periodo, una stabilizzazione dei prezzi».
Se le domande calano, l’offerta rimane stabile (con delle eccezioni)
Anche l’offerta di stanze singole in Italia, così come la domanda, è rimasta pressoché stabile anno su anno, registrando un contenuto -1%. La città in cui la disponibilità è aumentata di più negli ultimi 12 mesi, guardando agli annunci pubblicati su Immobiliare.it, è Napoli (+95%), seguita da Padova (+89%) e Novara (+64%). I cali più marcati sono invece quelli di Bergamo (-55%), Brescia (-66%) e Udine (-83%). Calo dell’offerta, così come della richiesta, anche a Milano e Torino (-8% per entrambe) e Genova (-14%), mentre la disponibilità si amplia a Bologna (+38%) e Firenze (+22%).
Entrando nel dettaglio dei costi, a Milano il quartiere più costoso è Quadronno-Palestro-Guastalla (846 euro/mese), seguito dal Centro (839 euro/mese) e da Genova-Ticinese (830 euro/mese).
Brescia è la sesta città più cara d’Italia con una spesa per una singola di 519 euro al mese mentre più economiche sono Pavia con 363 euro al mese e Novara con 370 euro al mese.
Uno sguardo all’Europa vede Amsterdam come la più costosa
Non solo città universitarie italiane. Gli studenti scelgono spesso un’esperienza formativa all’estero e di conseguenza anche un’abitazione. Attualmente, le tre città più care in Europa per affittare una stanza si trovano nei Paesi Bassi: al primo posto c’è Amsterdam (969 euro/mese), seguita da l’Aia (850) e Rotterdam (825). Poi tre città tedesche: Monaco di Baviera (820), Amburgo (800) e Colonia (799). Parigi si colloca invece al settimo posto con un costo medio di 750 euro al mese. Insomma, tutti prezzi superiori a Milano. Sul totale di chi ha cercato una sistemazione fuori dall’Italia nel 2025, il 13,7% ha però puntato su Barcellona; Berlino è al secondo posto con il 13%, seguita da Parigi (9,2%), Madrid (8,3%) e Valencia (7,3%).
Di contro, sono in aumento gli studenti stranieri che scelgono l’Italia: «Le ricerche di alloggi da parte di giovani stranieri sono aumentate del 4% rispetto all’anno precedente. I prezzi più competitivi per gli affitti di stanze nelle città italiane, soprattutto se confrontati con quelli di Paesi come i Paesi Bassi o la Germania, restano un fattore decisivo» commenta Antonio Intini, Ceo di HousingAnywhere.