Cultura

Giuseppe Pellizza da Volpedo approda alla GAM di Milano

La mostra è curata da Aurora Scotti e Paola Zatti, ed è co-prodotta dal Comune di Milano GAM - Galleria d'Arte Moderna con Mets Percorsi d'Arte, associazione culturale da anni impegnata nella promozione dell'arte italiana dell'Ottocento e in particolare dei pittori divisionisti.

Giuseppe Pellizza da Volpedo approda alla GAM di Milano

Le opere di Giuseppe Pellizza da Volpedo saranno esposte alla GAM di Milano a partire dal 26 settembre.

Alla GAM di Milano le opere di Giuseppe Pellizza da Volpedo

Quaranta opere tra dipinti e disegni provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e straniere, e un numero molto significativo di capolavori, considerando la breve vita dell’artista, morto a soli 39 anni. Apre il 26 settembre alla Gam – Galleria d’Arte Moderna di Milano la mostra «Pellizza da Volpedo. I capolavori». A più di un secolo dall’ultima nonché unica mostra monografica dedicata all’artista piemontese, realizzata nel 1920 alla Galleria Pesaro, Milano ripercorre la vicenda artistica e biografica di Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868-1907) in un’esposizione ideata dalla Galleria d’Arte Moderna che di lui conserva, oltre al suo capolavoro, il Quarto Stato, opere altrettanto significative della sua produzione artistica.
La mostra è curata da Aurora Scotti e Paola Zatti, ed è co-prodotta dal Comune di Milano GAM – Galleria d’Arte Moderna con Mets Percorsi d’Arte, associazione culturale da anni impegnata nella promozione dell’arte italiana dell’Ottocento e in particolare dei pittori divisionisti. Si avvale inoltre della collaborazione con i Musei Pellizza da Volpedo, prestatori e ideatori di un percorso di visita che durante la mostra milanese si estenderà ai luoghi pellizziani. Articolata nelle cinque sale al pianoterra della Villa Reale riservate alle mostre temporanee di Gam e nella sala del Quarto Stato al primo piano del museo, l’esposizione documenta l’intero percorso dell’artista, dalla formazione, avvenuta nei confini di un realismo che soprattutto nella ritrattistica Pellizza riuscì a interpretare con carattere e sicurezza, alla grande avventura divisionista, in una riflessione condivisa con gli altri grandi interpreti (da Previati a Grubicy, da Segantini a Morbelli) e sperimentatori di una tecnica destinata a imprimere un segno profondo nella generazione successiva, in particolare nell’avanguardia futurista.