Le acque reflue non trattate raccontano le persone e il territorio. Posso anche raccontare quali e quante dosi di sostanze stupefacenti vengono consumate.
L’analisi delle acque reflue mostrano una mappa dei consumi di cannabis e cocaina
L’analisi delle acque in ingresso al depuratore Cogeide di Mozzanica dice che nella Bergamasca, la media giornaliera di dosi di Thc (cannabis) e di cocaina consumate ogni mille abitanti è superiore a quella di Milano e ben sopra la media Italiana. Per quanto riguarda altre sostanze, come l’ecstasy e la metanfetamina, la media della provincia rimane al di sotto di quella del capoluogo lombardo, ma comunque al di sopra di quella nazionale. L’indagine, promossa dal centro per la cura delle dipendenze Aga (Associazione genitori antidroga) in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Irccs e la società Cogeide, viene effettuata ogni due anni (l’ultima disponibile è del 2023) e fa riferimento a 18 Comuni della Bassa Bergamasca, per un totale di circa 95mila cittadini coinvolti.
I risultati
Sono 29,7 le dosi di cocaina rilevate giornalmente ogni mille abitanti, che in proiezione si traducono in più di 30mila al giorno in tutta la Bergamasca; toccano le 92 quelle di cannabis, con un totale di più di 90mila per tutta la provincia.
«Le proiezioni servono a fornire un’idea del fenomeno a livello provinciale, anche se in realtà partono dalla situazione specifica dei diciotto Comuni analizzati – sottolinea Enrico Coppola, presidente di Aga -. Partendo dalla nostra esperienza, però, possiamo dire che la situazione è simile ovunque. Non si può negare che ci siano zone dove il consumo è inferiore, ma altre, e penso alla zona Est, ha dati peggiori».
Consumi in aumento
Il trend di consumo di droghe, dunque, è in aumento. L’unica sostanza il cui uso risulta essere diminuito è la metanfetamina, che nel 2009 faceva registrare un dato di 3,05 dosi al giorno ogni mille abitanti e oggi di 0,23. Per Thc, eroina e cocaina il dato è invece in costante crescita. In particolare, osservando il trend della cannabis, si è passati dalle 25,30 dosi giornaliere ogni mille abitanti del 2009 alle 92,32 del 2023. Solo il 2021 aveva fatto eccezione, con un abbassamento a 81,16 contro le 89,17 dosi del 2019. Il 2021 era stato un “anno buono” anche per la cocaina, che dalle 27,21 dosi quotidiane medie ogni mille abitanti del 2019 era passata a 23,35. Ora c’è però stato un nuovo aumento, con 29.7 registrate nel 2023 contro le 8,65 con le quali si era aperta l’analisi nel 2009. L’eroina invece, dopo i primi anni tra alti e bassi, registra una crescita costante dal 2019: dalle 1,95 dosi giornaliere medie ogni mille abitanti si è passati alle 3,25 del 2021, fino alle allarmanti 4,70 del 2023.
Il confronto
Nel complesso, i dati relativi alla Bassa preoccupano soprattutto se confrontati con i dati nazionali e a quelli relativi a Milano. Per quanto riguarda il consumo di cannabis, la media nella Bassa Bergamasca, considerati i dati del 2021-2023, è di 86,74 dosi, ben sopra le 65,5 di Milano (dato del 2022) e di 35 dosi superiori alla media nazionale di 51,44 (calcolata su un campione di 33 città, facendo una media tra le annate del 2020 e del 2022). Per la cocaina va anche peggio, in quanto la Bassa (26,53) quasi doppia Milano (14,2) e stacca in modo netto la media italiana di 10,81. I dati registrati sono più alti di quelli evidenziati in altre città d’Europa: nettamente più di Parigi, più di Madrid, più di Berlino, poco più anche di Barcellona. I consumi di matanfetamina ed ecstasy risultano invece inferiori rispetto a Milano, città “traino” con 0,48 dosi giornaliere ogni mille abitanti della prima e 0,29 per la seconda. Nella Bassa Bergamasca, però, il consumo è più alto che in Italia, con 0,27 dosi di metanfetamina contro le 0,13 della media nazionale e con 0,12 dosi di ecstasy contro le 0,06 italiane.