Il numero di incidenti mortali nel Nordovest è sotto la media nazionale. Lombardia, Piemonte e Liguria fanno parte delle 7 regioni in cui, nel 2024, i morti ogni 100mila abitanti sono sotto quota 5,1.
Incidenti mortali in calo nel Nordovest per il 2024
E’ quanto emerge da un report dell’Istat sull’argomento, pubblicato recentemente e relativo all’anno scorso. In Piemonte addirittura il tasso di mortalità scende rispetto all’anno precedente: nel 2023 era di 4,2 persone ogni 100mila abitanti, mentre nel 2024 è sceso a 4. In Lombardia rimane stabile al 3,8 ma purtroppo in Liguria sale, da 3,6 a 4,1 negli ultimi 12 mesi in cui è stata possibile la rilevazione. Parlando in numeri assoluti, in Piemonte nel 2024 si sono contati 171 morti (178 nel 2023), in Lombardia 383 (377 nel 2023) e 62 (contro i 55 del 2023) in Liguria. Si nota, a livello generale nell’indagine dell’istituto di statistica, come l’anno della pandemia sia stato uno spartiacque: infatti, con i lockdown e il fatto che nessuno potesse muoversi da casa il traffico si è ridotto drasticamente, riducendo di conseguenza anche il numero di incidenti stradali.
In Piemonte la diminuzione maggiore di morti sulle strade rispetto al pre Covid
Il dato del 2024 vede una stabilizzazione su quello del 2023, il che significa che forse si sta raggiungendo un equilibrio dopo la tempesta causata dal Covid. In Piemonte nel 2019 i morti erano stati 232, più del 25% in più rispetto all’ultimo dato registrato. Quello piemontese è il dato, tra quelli del Nordovest, più elevato: per la Lombardia infatti prima del Covid i morti sulle strade erano stati 438, il 12,6% in più, mentre in Liguria 64, il 3,1% in più. Per avere un termine di paragone nazionale, il dato italiano tra il 2019 e il 2024 è diminuito del 4,5%: si è passati da 3.173 morti nel 2019 a 3.030 nel 2024.
La classifica nei grandi comuni
Oltre che per Regioni, l’indagine Istat fornisce un quadro del fenomeno degli incidenti nei grandi comuni, dove purtroppo è più frequente. La città dove nel 2024, tra quelle del Nordovest, si sono registrati più incidenti sulle strade urbane ed extraurbane è stata Milano, con 7.746 (con 38 morti). Segue Genova, con 3.872 episodi (13 morti), e Torino, con 2.970 (16 morti). Tendenzialmente rispetto all’anno precedente le variazioni non sono state degne di nota.
Diminuisce il numero dei morti
A livello nazionale, rispetto al 2023 nel 2024 si è registrata una lieve diminuzione del numero degli incidenti mortali (lo 0,3%). Sono stati in totale 3.030 le vittime sulle strade italiane l’anno scorso, su un totale di 173.364 incidenti stradali con lesioni a persone. Il quadro si completa con 233.853 feriti. Se rispetto al 2023 diminuiscono i morti però, aumentano il numero di incidenti e quello dei feriti (+4,1%). Il tasso di mortalità stradale passa da 51,5 a 51,4 morti ogni milione di abitanti.
Guardando più nel dettaglio i dati del 2024, si osserva come la maggioranza delle vittime siano uomini. E’ dell’80,1% la quota maschile dei 3.030 morti negli incidenti dell’anno scorso in Italia. I conducenti deceduti sono 2.175 (1.939 uomini e 236 donne), i passeggeri 385 (197 uomini e 188 donne) e i pedoni 470 (291 uomini e 179 donne). Guardando la distribuzione per età, il numero di vittime risulta più elevato nella classe di età 20-24 anni, sebbene tra le donne le classi più numerose siano quelle delle over70. Rispetto al 2023 gli aumenti più consistenti si registrano proprio tra i più giovani: per le classi di età 20-24 e 25-29 anni l’aumento è del 23,9% nel complesso, e tra i 15-17enni il numero delle vittime passa da 51 a 80. Aumenti marcati caratterizzano tuttavia anche le classi di età 40-44 (14,7%), 50-54 (14,1%) e 60-64 anni (14,6%). Ancora preoccupante, sebbene in diminuzione nel 2024, la quota di bambini da 0 a 14 anni deceduti in incidente stradale (entro il 30esimo giorno): sono 29 nel 2024, erano 41 nel 2023.
Il costo sociale degli incidenti stradali con lesioni a persone – calcolato con parametri aggiornati da Istat e ACI nel 2023, sulla base di quanto rilevato da Polizia Stradale, Polizia locale e Carabinieri – ammonta a poco più di 18 miliardi di euro nel 2024 (quasi l’1% del Pil nazionale). Se si aggiungono anche i costi legati ai sinistri con soli danni alle cose (circa 4,4 miliardi di euro stimati da ANIA4), si arriva a circa 22,6 miliardi di euro.