Economia

Occupazione stabible in crescita ma ampiamente sotto le medie europee

A livello territoriale, nel Nord il tasso di disoccupazione risulta attorno al 4% (i livelli minimi sono registrati nel Nordest e a seguire, con poca differenza, nel NordOvest), nel Mezzogiorno si arriva al 12%.

Occupazione stabible in crescita ma ampiamente sotto le medie europee

L’occupazione in Italia continua a crescere ma il confronto con i dati europei resta ampiamente negativo.

Occupazione stabile in crescita, ma rimane sotto le medie europee

E’ questo il dato riassuntivo del rapporto curato per Lavoro&Welfare e per lo Studio Labores da Bruno Anastasia, che offre il punto sull’andamento dell’occupazione, aggiornato a marzo 2025, nell’ambito dell’Unione Europea e in Italia. Nel 2024, nella classe 15-64 anni, la media di occupati nell’Unione Europea si attesta sopra il 70%; in Italia supera di poco il 62%. Un risultato molto inferiore a quello della Germania, 77,4% e della Francia, 69%; ma anche della Spagna che supera il 66%. Resta ferma al 19,7% l’occupazione per i giovani tra 15 e 24 anni e il mismatch (cioè il mancato incontro tra offerta e domanda di lavoro) fa sì che restino vacanti circa 400mila posti di lavoro.

La conferma del trend post pandemico dai dati dell’Inps

I dati Inps confermano la continuità del trend post-pandemico di incremento di occupati e posti di lavoro dipendente nelle imprese del settore privato extra-agricolo. Sotto il profilo territoriale, si osserva che l’aumento della domanda di lavoro ha interessato tutte le ripartizioni italiane ma al Nord la crescita è stata nettamente trainata dal tempo indeterminato (che ha generato circa quattro quinti dell’incremento delle posizioni lavorative) mentre nel Meridione (Sud e Isole) la quota di incremento attribuibile alle posizioni stabili è inferiore (pari a due terzi).
Il tasso di disoccupazione italiano, che nel 2013-2014 aveva superato il 12%, attualmente è attorno al 6%. Quello relativo ai giovani 15-24 anni ha conosciuto un’esplosione eclatante fino al 2014, arrivando a toccare livelli altissimi (44%); l’ultimo dato, relativo a luglio 2024, indica un livello inferiore al 20%. Del resto l’incidenza dei giovani disoccupati sulla popolazione della medesima classe di età non ha mai superato il 12% e, attualmente, è inferiore al 5%; il segmento a maggior incidenza di disoccupati risulta sempre quello con età compresa tra i 25-34 anni (ora il 7%).
A livello territoriale, nel Nord il tasso di disoccupazione risulta attorno al 4% (i livelli minimi sono registrati nel Nordest e a seguire, con poca differenza, nel NordOvest), nel Mezzogiorno si arriva al 12%.