La ricerca congiunta

Gioco d'azzardo nei piccoli Comuni: ecco dove in un anno si bruciano 11mila euro pro capite

L'analisi di Federconsumatori, Cgil e Isscon.

Gioco d'azzardo nei piccoli Comuni: ecco dove in un anno si bruciano 11mila euro pro capite
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Gioco d'azzardo nei piccoli comuni tra 2000 e 9999 abitanti: l'analisi e la mappa impietosa di dove si spende di più.

Gioco d'azzardo nei piccoli comuni: nel Bresciano si bruciano 11 mila euro all'anno pro capite

Dove trionfa il gioco d’ azzardo tra Lombardia, Piemonte e Liguria? Tra i piccoli comuni, con popolazione compresa tra 2.000 e 9.999 abitanti, primeggia il comune bresciano di Moniga del Garda: è qui che si registra la media pro capite più alta di soldi investiti nel gioco d'azzardo (online e fisico, come le slot machines). Il piccolo centro sulle rive del lago di Garda è, infatti, al terzo posto nella classifica nazionale, stilata da Federconsumatori e Cgil, del gioco d'azzardo nei piccoli comuni. Il dato è impressionante: secondo il report, nel 2023 ogni abitante del paese nella fascia d'età compresa tra i 18 e i 74 anni ha speso ben 11.402 euro, ossia pochi centesimi in più di 950 euro al mese a testa.

Dall'anno precedente il dato è raddoppiato

In questo centro anche i numeri dell'anno precedente erano considerevoli, per quanto quasi la metà di quelli dell'ultima rilevazione: nel 2022 erano ben 6.783 euro. Ai primi due posti nazionali spiccano i Comuni di Anguillara Veneta, nel Padovano (con 13.073,13 euro) e Calliano, in provincia di Trento (12.749,77 euro). Il gruppo di lavoro che ha stilato il rapporto è formato dal presidente della Fondazione Isscon, Marzio Govoni, da Pamela Bussetti di Federconsumatori Modena e dal ricercatore statistico Massimiliano Vigarani.

Il caso piemontese e la difficoltà di creare una mappa del problema

Il gioco d'azzardo è stato al centro del dibattito non solo politico in Piemonte negli anni passati, dove la precedente giunta regionale aveva emanato una legge, la 19 del 15 luglio 2021, che cercava di limitare il cosiddetto gioco d'azzardo patologico, una vera e propria piaga sociale: il gioco d'azzardo infatti crea dipendenza tanto quanto le sostanze alcoliche e il tabacco, per questo motivo sono nati degli sportelli psicologici in seno alle Asl per far fronte alla questione. La legge regionale era finita al centro delle polemiche politiche perché, al cambio della giunta, era stata abrogata. Nella ricerca pubblicata da Federconsumatori e Isscon viene spiegato chiaramente quali siano le difficoltà di creare una mappa del problema: la quantità di denaro in ballo è elevatissima. Il report è «un tentativo di mappare l’evoluzione dell’azzardo nel nostro paese, purtroppo ostacolato dalla sciagurata limitazione posta alla diffusione dei dati della gran parte del gioco fisico, decisa dal Parlamento nel dicembre 2019. Una limitazione, apparsa ai margini della Finanziaria 2020, che sembra non avere padri, tanto che tutte le forze politiche sembrano essere d’accordo nel superare questa norma opaca, che impedisce di leggere e commentare i dati complessivi dell’azzardo, nella loro declinazione provinciale e comunale. Mentre nessuno è in grado di spiegare i motivi veri di tali limitazioni, l’area di opacità si allarga, proprio in corrispondenza della costruzione di nuove norme, che sulla base degli annunci, sembrano corrispondere appieno ai desiderata delle multinazionali dell’azzardo. Demolizione del ruolo delle Regioni e dei Comuni, in cambio di risorse economiche per le loro sempre più problematiche casse. L’azzardo in questi anni è stato una “risorsa” in caso di terremoti e alluvioni; rischia di diventarlo anche a fronte di Finanziarie che tagliano i trasferimenti agli Enti Locali. Tutto questo nonostante i gravi problemi di legalità che ci sono, innegabilmente, attorno al gioco legale, a partire dal riciclaggio di capitali sporchi».

Le realtà associative di volontariato sull'argomento

Sull'argomento sono nate anche diverse realtà associative di volontariato, che affrontano il tema sotto diversi aspetti. «Nel 2023 – scrivono dalla no profit Giocoresponsabile.info, fondata da Giovanni Del Mattino e Davide Zoldstein con l'obiettivo di promuovere una cultura del gioco responsabile e consapevole – la raccolta complessiva dell'azzardo ha toccato i 150 miliardi di euro, superando il 7% del PIL nazionale. La raccolta media pro capite è salita a 2996 euro. Dopo la ripresa del 2021, in seguito alla pandemia, il biennio 2022-2023 ha visto un’ulteriore crescita del gioco fisico e un forte incremento della raccolta online, quest’ultima attestata a 82,08 miliardi di euro (+12,3% rispetto al 2022). Il gioco fisico ha registrato un totale di 67,9 miliardi di euro (+7,8% rispetto al 2022)».

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