Gestione sanitaria regionale: solo un terzo delle amministrazioni chiudono in avanzo
Le Regioni del Nordovest rimangono nella parte alta della classifica.

Gestione sanitaria delle Regioni: solo un terzo chiude in avanzo.
Solo un terzo delle Regioni chiudono in avanzo i bilanci della gestione sanitaria
E’ quanto emerge dall’analisi comparata effettuata dal Centro di Ricerca sugli Enti Pubblici (Rep) di Fondazione Etica, sulla base dei dati pubblicati nell’ultimo Rapporto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (pubblicato a dicembre 2024), di resoconto dei tavoli di monitoraggio. Il disavanzo medio pro capite è di 114 euro. Se è vero che i conti della sanità pubblica sono soggetti ad aggiustamenti costanti (ogni anno, infatti, i dati sulla spesa sanitaria vengono rivisti, anche per gli anni precedenti), è anche vero che il segno meno nella gestione sanitaria di una Regione indica comunque una difficoltà a restare nei limiti del perimetro finanziario definito per garantire i Livelli essenziali di assistenza (Lea).
La situazione del Nordovest
Il Lazio, dunque, si distingue per un avanzo pro capite di 16 euro, la Lombardia è in sostanziale equilibrio mentre per quanto riguarda le altre regioni del Nordovest, la Liguria segna un meno 50 euro pro capite e il Piemonte un meno 54. Un disavanzo comunque contenuto rispetto alle altre Regioni, soprattutto quelle del Sud ma le ultime tre posizioni spettano alla Val d’Aosta con un disavanzo di 431 euro pro capite, e alle province autonome di Trento e Bolzano (rispettivamente -515 e -673 euro) ma per quanto riguarda le Autonomie speciali, il saldo negativo non implica necessariamente un risultato di esercizio negativo del settore sanitario, in quanto l’eccesso di spesa, rispetto alla quota parametrata al livello di finanziamento inglobato nell’Intesa Stato-Regioni sul riparto del finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale, può trovare copertura in corso d’anno mediante il conferimento di risorse proprie aggiuntive.
Nel corso degli anni le storie si diversificano molto, Regione per Regione
Nel corso di dieci anni, i conti della sanità regionale raccontano tre storie molto diverse: alcune Regioni spiccano per un andamento costante positivo, con un risultato finanziario della gestione sanitaria sempre con segno più, come Lombardia, Veneto, Marche e Campania. Al contrario, alcune Regioni mostrano un andamento costante negativo come Valle d’Aosta, Molise, Liguria e Sardegna. Infine, alcune Regioni oscillano tra avanzo e disavanzo da un anno all’altro, a esempio, Abruzzo, Piemonte, Basilicata e Sicilia.
Negli ultimi cinque anni, le Regioni del Nord sembrano mostrare una maggiore capacità di controllo dei conti rispetto sia al Centro sia al Sud. Le Regioni del Centro si collocano in una posizione intermedia, con casi più eterogenei e, infine, quelle del Sud hanno disavanzi consistenti ma cn casi positivi come Sicilia e Campania.