L'analisi dei consumi

La spesa per i beni durevoli aumenta nel 2024 soprattutto in Lombardia

Come nel resto d’Italia, il maggior contributo all’aumento della spesa è venuto dai beni legati alla mobilità, in particolare dalla vendita di motocicli, caratterizzata da una crescita superiore sia alla media nazionale che a quella del Nordovest (14,6% contro il 10,4% e il 10,8%).

La spesa per i beni durevoli aumenta nel 2024 soprattutto in Lombardia
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Consumi in stabile crescita secondo l’Osservatorio di Findomestic che analizza i dati del 2024, in rapporto anche al potere d’acquisto degli italiani. Come di consueto, però, non mancano le differenze territoriali.

Spesa per i beni durevoli in Lombardia aumenta più che nel Nordovest

La spesa per i durevoli in Lombardia ha fatto registrare una crescita del 4,1%, superiore rispetto al Nordovest (3,8%) ma più contenuta rispetto alla media nazionale (4,5%). Come nel resto d’Italia, il maggior contributo all’aumento della spesa è venuto dai beni legati alla mobilità, in particolare dalla vendita di motocicli, caratterizzata da una crescita superiore sia alla media nazionale che a quella del Nordovest (14,6% contro il 10,4% e il 10,8%). Più favorevole anche l’andamento della spesa per auto usate (11,6%), mentre si è registrata una dinamica contenuta per gli acquisti di auto nuove (3,1%), di poco superiore al 2,9% della macroarea ma e inferiore al dato medio nazionale (5,2%). In crescita anche gli acquisti di elettrodomestici (2,6%) mentre hanno chiuso il 2024 in calo, in linea con il dato del Nordovest, la spesa per mobili (-1,3%) e telefonia (-2,7%); inoltre, ribasso per l’information technology (-1,9%) e l’elettronica di consumo (-4,7%), in quest’ultimo caso più intenso rispetto alla media nazionale.

Le province hanno presentato dinamiche eterogenee

Con variazioni fra il 6% e il 4,6% si posizionano nell’ordine Varese, Monza-Brianza, Cremona, Pavia e Brescia, a fronte di Milano con un aumento di spesa limitato al 2,9%. Se si guarda al livello della spesa, nel 2024 una famiglia lombarda ha indirizzato all’acquisto di beni durevoli 3.419 euro, 473 euro in più rispetto alla media nazionale e 94 euro in più rispetto a quella del Nordovest. A livello provinciale il primato spetta a Monza-Brianza che, con 3.690 euro per famiglia, occupa il quarto posto nella graduatoria di tutte le province italiane, preceduta solo da Modena, Biella e Trento. Milano si colloca invece appena sot- to alla media regionale (con 3.389 euro), occupando il 32esimo posto nella classifica delle 107 province italiane, preceduta oltre che da Monza, anche da Varese, Cremona, Como, Pavia e Lodi. Il dato più basso si riscontra nella provincia di Sondrio, che con 2.920 euro di spesa per famiglia si colloca al 58º posto nella graduatoria provinciale.

E' cresciuto il reddito disponibile pro capite

Il reddito disponibile pro capite della regione si è ampliato del 3,7%, tasso di poco inferiore rispetto al 3,8% che caratterizza l’area di riferimento e al 4.2% della media nazionale, e dovrebbe consentire alla regione di rimanere nelle posizioni di testa per livello di reddito disponibile per abitante (28mila euro), dato inferiore solo a quello del Trentino-Alto Adige. Tra le province, il reddito per abitante ha mostrato un profilo relativamente differenziato, con un intervallo di aumenti che vanno dal 3,4% per le province di Como e Milano al più vivace 4,4% di Mantova. Si mantiene molto ampia, invece, l’eterogeneità fra le province in termini di reddito disponibile pro capite, che spazia da un massimo di 36.189 euro di Milano, al primo posto fra le province italiane, ai minimi relativi di Sondrio e Lodi, che con 21.746 e 20.592 euro si posizionano al 60º e al 71º posto. Tutte le province tranne Milano e Monza e Brianza hanno un reddito pro capite inferiore sia al dato regionale sia alla media del Nordovest.