Regione Piemonte

Donne, lavoro e welfare aziendale: in Piemonte saranno stanziati 20 milioni di euro

«La nostra azione - ha proseguito Chiorino - si è concentrata anche su chi rischia di restare indietro, come disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, detenuti in fase di reinserimento».

Donne, lavoro e welfare aziendale: in Piemonte saranno stanziati 20 milioni di euro
Pubblicato:

Saranno stanziati 20 milioni per sostenere attività di welfare aziendale, conciliare maggiormente i tempi di vita e di lavoro e progetti concreti che aiutino soprattutto le donne a entrare, rientrare o restare nel mercato del lavoro:

«Una donna deve poter scegliere se essere una mamma, se essere una lavoratrice o se essere una mamma lavoratrice - commenta la vicepresidente - Abbiamo creduto fermamente anche nella misura del prolungamento orario dei nidi comunali a parità di tariffa: una misura di cui hanno usufruito 254 comuni e oltre 2mila famiglie».

L'annuncio dell'assessore Chiorino illustrando i risultati del primo anno di giunta regionale

Non ci sono ancora i dettagli tecnici ma è questa la principale novità annunciata da Elena Chiorino, vicepresidente e assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro e Diritto allo studio universitario, illustrando in conferenza i risultati ottenuti durante il primo anno della Giunta regionale.

«Abbiamo trasformato le parole in fatti: più occupazione, più formazione, riattivando l’ascensore sociale. Ora avanti con nuove misure per sostenere le famiglie - ha dichiarato - In una nazione dove spesso narrazioni disfattiste hanno dipinto un futuro di declino, in Piemonte, consapevoli che il declino non sia un destino ma una scelta, abbiamo scelto di generare crescita con coraggio e responsabilità. Non promesse, non slogan, ma opportunità concrete che cambiano la vita delle persone, delle famiglie, delle imprese. Questo significa governare con visione».

Chiorino ha suddiviso i vari ambiti. Il tasso di occupazione ha raggiunto il 69%, superando di quasi 7 punti la media nazionale (62,5%) e posizionando il Piemonte al fianco delle Regioni più virtuose d’Italia, anche della Lombardia non attraversata come la nostra regione dalla crisi dell’automotive. Il tasso di disoccupazione è al 6,4%, quello di inattività al 26,2%, ben sotto la media nazionale (32,9%).

I risultati nell'ambito della dispersione scolastica

Per quanto riguarda la dispersione scolastica, abbattuto questo indicatore critico portandolo all’8,7%, sotto la soglia del 9% fissata come obiettivo europeo per il 2030. Sono stati, inoltre, 1.215 i giovani under30 che hanno trovato un’occupazione grazie all’apprendistato. Ancora più rilevante il dato dell’apprendistato di alta formazione e ricerca, dove il Piemonte si distingue a livello nazionale, registrando il 40% dei percorsi attivati in tutta Italia, con 770 giovani assunti e 248 imprese coinvolte. L’87% dei diplomati ITS, percorso scolastico post diploma completamente gratuito in Piemonte, lavora entro un anno dal diploma, con percorsi coerenti con i loro studi.

«La nostra azione - ha proseguito Chiorino - si è concentrata anche su chi rischia di restare indietro, come disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, detenuti in fase di reinserimento».

Sono 2.018 le persone con disabilità prese in carico in un anno, con oltre 1.000 contratti attivati e più di 300 stabili. I cantieri di lavoro e i progetti di pubblica utilità hanno dato un’occasione concreta a oltre 1.300 persone, tra disoccupati, over58 e persone in regime di restrizione della libertà personale.
Delle 200mila persone accompagnate, 110mila hanno trovato lavoro, e di queste 83mila hanno contratti superiori ai sei mesi. Con il “Mettersi in proprio” e le misure per le startup innovative in un anno sono nate 237 nuove attività, di cui 190 guidate da donne, e 61 nuove startup ad alto contenuto di innovazione.
Tra marzo e luglio, su 1.214 lavoratori in cassa integrazione 713 sono stati presi in carico e 390 sono in formazione grazie alla fondo da 20 milioni di euro che prevede un'integrazione salariale per chi è in cassa integrazione o con contratti di solidarietà, e offre percorsi di riqualificazione con un’indennità di partecipazione fino a 600 ore.

«Tutti quelli elencati non sono sterili numeri ma significano persone, famiglie, imprese: un tessuto produttivo che crede nel futuro grazie a Istituzioni che lo sostengono» ha concluso Chiorino.