Il rapporto della Corte dei conti

Studenti universitari a caccia di posti letto che mancano: l'analisi della Corte dei conti

La Corte dei conti, nel suo referto sul sistema universitario 2025, lo evidenzia con chiarezza. Sono 447mila gli studenti fuori sede (indagine Anvur per l’anno accademico 2021/22) e i posti letto disponibili prima dell’avvento del Pnrr erano 54mila.

Studenti universitari a caccia di posti letto che mancano: l'analisi della Corte dei conti
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La disponibilità di alloggi favorisce la mobilità degli studenti universitari e rafforza il diritto allo studio indipendentemente dalla regione di provenienza dello studente. Un dato di fatto che si scontra con un altro dato di fatto: mancano alloggi.

Non ci sono posti letto a sufficienza per studenti universitari

La Corte dei conti, nel suo referto sul sistema universitario 2025, lo evidenzia con chiarezza. Sono 447mila gli studenti fuori sede (indagine Anvur per l’anno accademico 2021/22) e i posti letto disponibili prima dell’avvento del Pnrr erano 54mila: questo significava nove studenti fuori sede per ogni posto letto. Con le risorse mobilitate dal Recovery, sono 60mila gli alloggi da trovare entro metà 2026. Di questi, il report ne dà per acquisiti i primi 12.997 conteggiati dal Mur a fine gennaio, ai quali si sommano i 17.064 del V bando della legge 338/2000 e gli 8.500 di altri due avvisi successivi finanziati con fondi statali. In questo modo gli alloggi salgono a 92mila. Intanto però, dai dati ministeriali 2024, è cresciuto il numero degli studenti fuori sede (896mila).

I posti nei collegi universitari

I collegi universitari di merito sono centri per gli studenti universitari che alla funzione abitativa associano un progetto di formazione umana, accademica e professionale. Dai dati emerge che negli ultimi 10 anni Inps ha finanziato oltre 12mila borse di studio per studenti universitari che frequentano i Collegi di Merito. La Conferenza dei Collegi sostiene ogni anno, attraverso Inps, Fondazione Enpam e il supporto del Mur, oltre 3mila borse di studio che coprono dal 30 al 70% delle spese degli studenti che vivono e studiano nei Collegi. Al 1° novembre 2023 i posti alloggio erano circa 5.100 con una ridotta crescita dei posti offerti nei collegi, complessivamente pari al 15%, peraltro concentrata in alcune realtà (a esempio la Fondazione Collegio delle Università Milanesi con +45%, il Renato Einaudi di Torino con +28% e il Santa Caterina da Siena a Pavia con +13%). E’ ancora elevato, dunque, il numero degli studenti idonei che fanno richiesta e non risultano ammessi: più di 1 su 2.

Le residenze universitarie

Le residenze universitarie contribuiscono con 5.249 posti alloggio (2022/2023) con un incremento di soli 504 postidal 2020 sul territorio nazionale: numeri che riflettono una sostanziale e diffusa scarsa offerta di alloggi da parte delle Università. Gli atenei statali offrono il 56% dei posti; di questi oltre la metà sono in strutture convenzionate. Poche Università statali contribuiscono con una elevata quota di alloggi (Politecnico di Milano e Ca’ Foscari di Venezia); lo stesso si osserva per gli atenei non statali dove poche istituzioni contribuiscono con una quota importante di posti alloggio (Bocconi a Milano e Luiss a Roma).

Enti regionali

I posti alloggio messi a disposizione dalle aziende regionali sono pari a 43.864 nel 2023, aumentati di 1.132 rispetto al 2020: sono 1.015 in Liguria, 9.421 in Lombardia e 3.015 in Piemonte.

La domanda di alloggi

Sulla cui base dei numeri 2024 che il Ministero utilizza per allocare le risorse del Pnrr per la realizzazione di posti alloggio, gli studenti fuori sede sono 896mila e che il fabbisogno di posti alloggio stimato è pari 135mila a fronte di 50.283 posti alloggio complessivi disponibili. Ma non è fondamentale solo realizzare o trovare posti, è fondamentale anche realizzarli o trovarli dove è necessario. Solo in tre province (Frosinone, Enna e Reggio Calabria) invece la quota coperta alla data del 29 gennaio 2025 supera il 50% del fabbisogno minimo indicato. La percentuale di realizzazione è del 14% a Milano, del 18 a Roma, dell’11 a Torino, del 10 a Napoli, del 6% a Padova e del 5 a Bologna.

Il costo degli alloggi per studenti universitari

Se si riesce a trovare un alloggio, l’altro grande problema è il costo. Secondo i dati, aumentano i contratti di breve periodo (+4,8) e aumentano i canoni mensili. Significative le differenze tra le principali città: Roma (970 euro) e Firenze risultano essere le più costose, mentre Torino (475 euro) e Palermo, all’opposto, registrano il canone medio inferiore. llo stesso tempo, si rileva un forte aumento dei canoni di affitto per i contratti agevolati per studenti, che, nel solo 2023, registrano un aumento di prezzo dell’8,8 per cento (per le abitazioni locate per intero) rispetto all’anno precedente; nel terzo trimestre del 2024, l’aumento è pari al 10% per le abitazioni locate per intero e al 20% per quelle locate in porzione rispetto allo stesso trimestre del 2023, con incrementi più marcati a Milano, rispettivamente dell’86 e 68%. Da rilevare come il MUR sostenga gli studenti fuori sede iscritti a una Università statale con un contributo per le spese di locazione: Gli studenti che hanno fatto richiesta di rimborso nel 2024 sono circa 11mila, per un contributo medio pro-capite di circa 1.446euro.