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Alla scoperta dei luoghi del cuore Fai in Liguria, le chiese che hanno ispirato i romanzieri

Piccoli gioielli da conservare, posti che uniscono le comunità. Votati per l’iniziativa «I luoghi del cuore» di Fai, sono mete ideali per passeggiate e gite che esulano dai classici itinerari: qualcuno è già ben conservato, altri richiedono interventi di restauro ma raccontano una storia. Dopo la Lombardia, scopriamo quelli della Liguria.

Alla scoperta dei luoghi del cuore Fai in Liguria, le chiese che hanno ispirato i romanzieri
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Il secondo capitolo alla scoperta dei luoghi del cuore del Fai, questa volta in Liguria alla scoperta delle chiese che hanno ispirato i romanzieri.

In Liguria alla scoperta delle chiese che hanno ispirato i romanzieri per i luoghi del cuore Fai

Piccoli gioielli da conservare, posti che uniscono le comunità. Votati per l’iniziativa «I luoghi del cuore» di Fai, sono mete ideali per passeggiate e gite che esulano dai classici itinerari: qualcuno è già ben conservato, altri richiedono interventi di restauro ma raccontano una storia. Dopo la Lombardia, scopriamo quelli della Liguria.
La chiesa di San Giorgio nel borgo di Tellaro ha conquistato il terzo posto della classifica nazionale: Da sempre ispirazione per letterati e artisti affascinati dai vicoli che conducono a scorci nascosti e dalle case color pastello che si riflettono sul mare, Tellaro mantiene intatto il suo fascino. Nel borgo frazione di Lerici, affacciato sul Golfo dei Poeti, soggiornarono Mary e Percy Bysshe Shelley e D. H. Lawrence con la compagna Frieda, ma vi sono passati anche il pittore Arnold Böcklin, gli scrittori Henry James, Virginia Woolf e Mario Soldati e ancora Eugenio Montale e Attilio Bertolucci. All’estremità del borgo marinaro, che conta 550 abitanti, si erge la Chiesa di San Giorgio, costruita nella seconda metà del XVI secolo su una precedente fortificazione genovese. La posizione, su un basamento roccioso proteso sul mare, la espone da sempre all’azione del vento e dell’aria salina. Se il tetto e le facciate esterne sono stati di recente restaurati, l’interno a tre navate, di aspetto barocco, ha bisogno di interventi di recupero, così come l’organo ottocentesco.

Moltissime preferenze anche per la chiesa di San Giovanni Battista a Casarza Ligure

Ha ricevuto tantissime preferenze anche la chiesa di San Giovanni Battista di Camezzana a Casarza Ligure (Genova): l’architettura della chiesa segue lo stile romanico, sebbene l’edificio abbia subito diverse modifiche nel corso dei secoli. A testimoniarne l’antichità è il campanile, che inizialmente fungeva da torre di avvistamento, costruito tra il VII e VIII secolo sulla collina di Candiasco. All’interno della chiesa si trova un trittico del 1498, opera di Giovanni Barbagelata, raffigurante San Giovanni Battista insieme a San Michele Arcangelo e San Pietro.
Il complesso monumentale degli Agostiniani a Pieve di Teco (Imperia), fu fondato nel 1471 su approvazione di Papa Sisto IV, comprende una chiesa dedicata a Santa Maria della Consolazione e Sant’Agostino, un convento e uno straordinario chiostro, il più grande della Liguria di Ponente. Questo chiostro quadrangolare, con i suoi ventiquattro pilastri ottagonali e il portico a crociera, è stato un luogo di meditazione per i monaci, raccolto intorno a un prato verde e un pozzo del XV secolo. L’edificio, che nel tempo ha ospitato anche una caserma e un istituto scolastico, ha visto la sua struttura deteriorarsi a causa di successive modifiche e abbandoni, con danni evidenti soprattutto nella chiesa, ora adibita a magazzino. Tuttavia sui muri sono ancora visibili tracce di affreschi del 1500 che ne attestano l’importanza storica.

La cappella a Borzonasca, incastonata nella Val Canate

La cappella di Sant’Antonio di Levaggi, Borzonasca (Genova) è incastonata sulle alture della Val Canate, in mezzo a un castagneto, sormontata da un campanile a vela ed eretta nei pressi dei resti del castello di Levagg; rappresenta un punto di sosta per i viandanti che percorrono l’antico itinerario a piedi. Custodisce un imponente dipinto su tela, di recente staccato per essere restaurato, operazione che ha permesso la scoperta di un affresco che risale probabilmente al XV secolo: una Madonna del Latte, affiancata dai santi Antonio ed Egidio.
Il cimitero Monumentale di Staglieno, Genova, inaugurato nel 1851, è uno dei più importanti esempi di cimitero monumentale in Europa, celebre per l’integrazione tra architettura neoclassica e paesaggio naturale. Con le sue sculture, porticati e mausolei immersi nel verde, Staglieno è un vero museo a cielo aperto, simbolo dell’identità storica e artistica della città.
La chiesa dei Santi Filippo e Giacomo a Nicola, a Luni (La Spezia), affacciata sulla Val di Magra e incastonata nel borgo medievale, domina la piazza con la sua elegante facciata barocca, probabilmente edificata su una più antica cappella bizantina. Ricca di opere d’arte, custodisce un organo del 1842 e un pregevole coro in noce intagliato del Seicento.

L'ultima testimonianza dei maestri d'ascia nel Golfo spezzino

La Baracca Faggioni, Cadimare (La Spezia), storico capannone in legno costruito nel 1920 dai fratelli Faggioni (nella fotografia di copertina), è l’ultima testimonianza del sapere artigianale dei maestri d’ascia nel Golfo della Spezia. Nato come laboratorio per la costruzione e riparazione di barche, questo semplice edificio in larice e lamiera rappresenta un patrimonio identitario per il borgo marinaro. Progettata per essere mobile, fu spostata negli anni ’20 per fare spazio alla base militare per idrovolanti. Tra le imbarcazioni più celebri qui costruite, il leggendario “Gatto nero”, vincitore del Palio del Golfo nel 1934. Oggi la Baracca, trasformata in museo officina, apre ancora le sue porte come luogo di memoria e trasmissione di saperi.
Strumenti originali, legni stagionati, profumi antichi e racconti popolari continuano a vivere in questo spazio sospeso tra storia e identità collettiva.
Infine, nascosta tra i palazzi moderni di via Torino, Cappella Balbi è ciò che resta dell’antica dimora dei Marchesi Balbi, risalente al Cinquecento. Un piccolo gioiello artistico sopravvissuto alla demolizione degli anni Trenta, simbolo della devozione e del potere della Famiglia, che custodisce affreschi attribuiti a Giovanni Agostino Ratti, uno dei principali pittori savonesi del Settecento. La sua posizione strategica e i dettagli artistici ne fanno un patrimonio culturale di grande valore, attirando visitatori e studiosi interessati alla storia e all’arte savonese.