La sardenaira vittima della televisione
La tipicità culinaria di Sanremo viene sbeffeggiata in un programma e poi si corre ai ripari.
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La sardenaira vittima di un incidente diplomatico in tv ma la polemica si è trasforma in promozione del territorio.
Il fatto
Come la pizza sta ai napoletani, la carbonara ai romani e la bagna cauda ai piemontesi, se c’è una pietanza che mette d’accordo da oltre cinque secoli tutti i sanremesi, questa è la sardenaira, tipica focaccia rossa farcita con l’aglio. E proprio un passaggio televisivo su quest’ultimo ingrediente ha indispettito i politici locali e alcune associazioni di categoria causando un simpatico incidente diplomatico. Protagonisti in particolare la conduttrice di Rai 1 Caterina Balivo e il direttore di Tv Sorrisi e Canzoni Aldo Vitali. Alla fine, da buon politico e conoscitore delle dinamiche mediatiche, l’assessore ligure al Turismo, Luca Lombardi, (che è di Sanremo) ha ottenuto un bello spot “riparatore”. Ma andiamo con ordine.
Il programma
L’“incidente” era nato nel corso di un collegamento della conduttrice de La Volta Buona con Vitali, che sullo sfondo del Teatro Ariston sottolineavano le caratteristiche della “sardenaira” e in particolare della presenza di “un macello di aglio”.
Caterina Balivo, a favore di telecamera, aveva istintivamente accompagnato un’espressione di disgusto con parole giudicate poco carine (“Pensa che puzza!”) nei confronti di un simbolo della gastronomia e della storia sanremese. Una sorta di “delitto di lesa maestà”.
I media locali, quando il video ha iniziato a circolare, a distanza di giorni, hanno rilanciato il contenuto dello sketch e... apriti cielo: un profluvio di prese di posizione, alcune ironiche, altre – soprattutto via social – anche poco carine nei confronti della Balivo.
La presa di posizione
«Durante la trasmissione La Volta Buona – ha subito scritto l’assessore regionale Luca Lombardi – è stata fornita un’immagine poco accurata di questa focaccia, definita erroneamente una pizza “con un macello di aglio”. Un commento superficiale che non rende giustizia. Invito, quindi, Caterina Balivo a Sanremo, magari in occasione del Festival, per assaggiare la sardenaira e scoprire di persona la sua bontà e delicatezza».
Lo stesso Lombardi, in un siparietto con il suo omologo assessore al Turismo del comune di Sanremo, Alessandro Sindoni, ha poi realizzato un video in cui, seduti a un bar davanti all’Ariston, degustano sardenaira, accompagnandola con la classica spumetta.
Lo spot di riparazione
Una presa di posizione che ha convinto la Rai a correre ai ripari, realizzando un servizio in diretta dall’ufficio genovese dello stesso Lombardi, che a favore di telecamere ha mostrato (e convinto l’inviato Domenico Marocchi a mangiarne una porzione) una teglia di sardenaira appositamente portata da Sanremo: «E mi raccomando – ha aggiunto Lombardi – è da accompagnare con la nostra spuma o i nostri vini tipici, vermentino e pigato». Uno spot di nove minuti.
Ecco come trasformare una polemica in un’occasione di promozione del territorio.
La nota polemica
Meno ironica la presa di posizione che a seguire è stata diffusa dalla CNA: «Dobbiamo mettere un punto chiaro e definitivo a questa vicenda - dichiara Vincenzo Silvestri, presidente CNA Panificatori e produttore di sardenaira da oltre trent’anni - La sardenaira è molto più di un piatto: è un simbolo della nostra identità, un legame con la storia e la cultura della città di Sanremo. Non accettiamo che venga banalizzata o ridicolizzata da chi evidentemente non ne conosce il valore. Invitiamo il direttore Aldo Vitali a informarsi meglio e, se ha il coraggio, a visitare i nostri laboratori per scoprire come nasce questa eccellenza. E' frutto di impegno, passione e rispetto per la tradizione. La preparazione tradizionale della sardenaira – conclude la nota di CNA, che invita a sua volta Caterina Balivo e Aldo Vitali a Sanremo - prevede l'utilizzo di ingredienti di alta qualità, tra cui pomodoro, acciughe, olive e una moderata quantità di aglio (magari di Vessalico), che contribuisce a esaltarne il sapore senza risultare predominante».
Il commento
Per il vice presidente della Liguria, il leghista imperiese Alessandro Piana «è chiaro che quanto ha detto la Balivo è frutto di una conoscenza superficiale del prodotto che il servizio pubblico dovrebbe avere invece il compito di valorizzare. Le faremo assaggiare anche l’aglio di Vessalico, delicato e dall’alta digeribilità».