Le città sono responsabili del 70% del totale di emissioni globali CO2
Tra le città europee ben 9 sono italiane (Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino) che oggi emettono circa 3,6 tonnellate di CO2 equivalente (CO2e) pro capite, oltre il 90% dei quali imputabili ai settori degli edifici e dei trasporti urbani.

Le città sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni globali di CO2 e giocano un ruolo importante nella lotta al cambiamento climatico.
Il 70% delle emissioni globali di CO2 arriva dalle città, e in Europa 9 sono italiane
A livello europeo questa esigenza è chiara e guida iniziative di transizione ecologica come il Green Deal e la Missione Climate Neutral and Smart Cities, che coinvolge 112 città impegnate a raggiungere la neutralità climatica entro il 2030 abbattendo dell’80% le loro emissioni di gas climalteranti. Tra queste, ci sono ben 9 città italiane (Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino) che oggi emettono circa 3,6 tonnellate di CO2 equivalente (CO2e) pro capite, oltre il 90% dei quali imputabili ai settori degli edifici e dei trasporti urbani. Le principali iniziative per ridurre le emissioni includono modifiche strutturali agli edifici e l’adozione di fonti energetiche a bassa impronta carbonica. L’innovazione digitale è una leva fondamentale con sistemi di monitoraggio della qualità dell’aria, sistemi di efficientamento energetico adattivi, immagini satellitari e Digital Twin per individuare il potenziale fotovoltaico degli edifici e la presenza di isole di calore.
La ricerca dell'osservatorio Smart City del Politecnico di Milano
Questi dati relativi alla sostenibilità ambientale sono alcuni risultati della ricerca dell’Osservatorio Smart City del Politecnico di Milano, presentata al convegno «Smart City, dove innovazione e sostenibilità si incontrano» che ha trattato anche temi come Intelligenza Artificiale e sostenibilità sociale.
«Le Smart City oggi si affermano come laboratori di trasformazione, dove l’innovazione digitale è una leva concreta per rendere la sostenibilità un obiettivo raggiungibile – commenta Matteo Risi, direttore dell’Osservatorio Smart City - Nel 2024 è cresciuta la consapevolezza sull’importanza della gestione e valorizzazione dei dati per lo sviluppo delle città intelligenti, spinta dall’adozione dell’Intelligenza Artificiale e da un contesto normativo in evoluzione. Le amministrazioni stanno sperimentando piattaforme avanzate come Digital Twin e Smart Control Room e valutando le potenzialità dell’AI per migliorare i servizi urbani».
Nel 2024, il mercato italiano delle Smart City ha raggiunto 1,05 miliardi di euro, con una crescita del +5%, inferiore alla media europea (+9%). Le aree principali di investimento sono l’Illuminazione pubblica (circa 240 milioni di euro, 23% del totale) e la Mobilità intelligente (circa 215 milioni di euro, 20% del totale), ma tra le iniziative più diffuse, con investimenti minori, ci sono anche progetti di sicurezza e sorveglianza (adottati dal 27% dei comuni nel biennio 2023-24) e Comunità Energetiche Rinnovabili (sempre 27%).