Frodi alimentari e made in Italy: Piemonte e Lombardia fiere del ddl
Viene introdotto il reato di «frode alimentare» e quello di «commercio di alimenti con segni mendaci» per contrastare le pratiche ingannevoli relative all'etichettatura e alle indicazioni sui prodotti.

Un nuovo disegno di legge è stato presentato con l'obiettivo di proteggere il made in Italy dalle frodi alimentari e dall'"Italian sounding".
Proteggere il made in Italy è l'obiettivo del nuovo disegno di legge
Proteggere il made in Italy: è questo il concetto chiave (e condiviso) che guida il disegno di legge presentato al termine del Consiglio dei ministri il 9 aprile. «Tolleranza zero per chi abusa del valore delle nostre produzioni per arricchirsi anche alle spalle di chi rispetta le regole. Garantiamo la tutela dei nostri prodotti e dei nostri cittadini. Giro di vite contro l’Italian Sounding (stimato in oltre 60 miliardi di euro a livello globale: ndr) e le frodi nel settore agroalimentare»: ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
Il disegno legge è composto da 18 articoli e introduce nuove sanzioni sia penali sia amministrative per chi viola le normative in ambito alimentare, mettendo in atto misure dirette per proteggere il Made in Italy e garantire la qualità dei prodotti.
L'introduzione del reato di frode alimentare
Quali sono le novità? Viene introdotto il reato di «frode alimentare» e quello di «commercio di alimenti con segni mendaci» per contrastare le pratiche ingannevoli relative all'etichettatura e alle indicazioni sui prodotti. Un altro aspetto fondamentale riguarda la protezione delle Indicazioni Geografiche Protette e delle Denominazioni di Origine Protetta: misure più severe per la tutela e la protezione, con sanzioni specifiche contro la contraffazione e l'uso improprio dei marchi. I beni confiscati saranno utilizzati a scopo benefico per evitare lo spreco di cibo e vengono introdotte misure specifiche per garantire la tracciabilità e la sicurezza dei prodotti alimentari. Viene infine istituita la Cabina di regia per i controlli amministrativi.
«Questa riforma – dichiara l’assessore della Regione Lombardia all’Agricoltura Alessandro Beduschi – è un passo nella direzione giusta. Mette al centro la trasparenza, la concorrenza leale e la tutela dei cittadini. Toccherà poi a noi, nelle Regioni e nei territori, fare la nostra parte, applicare queste norme».
Beduschi ha ricordato il caso del mais lombardo, alla base dell’alimentazione della zootecnia nazionale, per la quale si registra un crescente disagio legato alla perdita di competitività, con molti agricoltori costretti a lavorare sotto i costi di produzione. Una situazione che sta portando all’abbandono di una coltura preziosa anche per la tutela ambientale dei suoli.
«Se vogliamo rafforzare il sistema dei nostri alimenti - conclude Beduschi - dobbiamo difendere l’intera filiera, anche nella fase iniziale. La questione dei dazi dimostra che le nostre produzioni vengono attaccate proprio perché non sono replicabili: questa è la nostra forza, e va protetta».
«Dopo anni di lamentazioni - dice l’assessore ad Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte Paolo Bongioanni - finalmente una svolta nella lotta al falso Made in Italy e all'Italian sounding che tanto danneggia i nostri produttori onesti e quanti si impegnano per diffondere nel mondo l'agroalimentare italiano di qualità. Uno strumento legislativo come questo, insieme a iniziative come il marchio "Eccellenza Piemonte - Piemonte is" che ho voluto e presentato con grande successo a Vinitaly, va nella direzione della riconoscibilità e tracciabilità del prodotto, a difesa sia di chi lo produce sia del consumatore che deve poterlo acquistare in totale certezza della sua origine».