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Cresce in Piemonte il settore del tartufo, ed è sempre più al femminile

L’interesse per la raccolta del tartufo è in forte aumento: tra il 2022 e il 2024 in Regione sono stati rilasciati 471 nuovi tesserini di idoneità, oltre 5mila il numero di trifolai abilitati.

Cresce in Piemonte il settore del tartufo, ed è sempre più al femminile
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In Piemonte il settore del tartufo è in crescita, ed è sempre più declinato al femminile.

E' sempre più femminile e in crescita il settore del tartufo in Piemonte

Il settore del tartufo è in crescita: aumentano le donne impiegate nella cerca, si investe nella cura delle tartufaie e nasce la prima fiera dedicata al tartufo nero.
Durante la riunione della Consulta per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale, presieduta dall’assessore alla Tartuficoltura della Regione Piemonte, Marco Gallo, sono stati approvati i Piani di sviluppo per il 2025, con strategie mirate per consolidare il comparto:

«Il tartufo è una delle eccellenze del nostro territorio e come Regione vogliamo garantire che continui a essere un motore di sviluppo per l’economia locale. Per questo stiamo investendo in azioni concrete per la tutela e la valorizzazione del patrimonio tartufigeno, ottimizzando le risorse disponibili con interventi mirati ed efficaci per gli operatori del settore».

L'indennizzo di 24mila piante idonee alla produzione

Per esempio saranno indennizzate 24mila piante idonee alla produzione tartufigena, distribuite in 4 Province e 201 Comuni, con l’obiettivo di preservare e potenziare le tartufaie esistenti. Questa misura nasce come risposta diretta all’allarme lanciato dalle associazioni tartufaie, che hanno registrato un dato preoccupante nel 2024: una drastica riduzione del raccolto, nonostante condizioni meteorologiche apparentemente favorevoli. Un fenomeno che dimostra come il cambiamento climatico stia alterando in modo imprevedibile il delicato equilibrio delle tartufaie.

L'attività dei controlli è fondamentale

«Sono stati 182 quelli effettuati dai militari su tutto il territorio regionale: 103 nella provincia di Cuneo, 73 nelle province di Alessandria e Asti, 3 nella provincia di Torino - ha illustrato il tenente colonnello Roberta Ubaldo - Da queste attività sono stati riscontrati tre illeciti amministrativi e un sequestro di tartufi per un importo totale di 4.500 euro di sanzioni. Inoltre, sono stati effettuati anche controlli per prevenire ed evitare la raccolta di tutte le specie nei periodi vietati (maggio e settembre). In questo caso l’attività di contrasto ha dato esito a 56 controlli e l’identificazione di 4 persone».

Sono oltre 5mila i trifolai abilitati

L’interesse per la raccolta del tartufo è in forte aumento: tra il 2022 e il 2024 in Regione sono stati rilasciati 471 nuovi tesserini di idoneità, oltre 5mila il numero di trifolai abilitati; da registrare anche un dato in controtendenza rispetto al passato: tra i nuovi operatori sono 92 le donne. Gli introiti derivanti dal rinnovo annuale dei tesserini di abilitazione producono per la Regione ricavi importanti: è di 450mila euro l’ammontare complessivo da reinvestire sul territorio attraverso azioni di manutenzione e cura del patrimonio arboreo delle tartufaie, e il finanziamento delle manifestazioni per la promozione e la valorizzazione dei tartufi.
Non mancano, infine, le manifestazioni per far conoscere il prodotto: la Fiera Trifola Noir si terrà a Murisengo nei primi due fine settimana di giugno e sempre Murisengo, per il primo anno, la Fiera Trifola d’Or diventa evento internazionale, dal 16 al 23 novembre; la 95ª edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba sarà dall’11 ottobre all’8 dicembre.

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