La pista da bob per le Olimpiadi invernali del 2026 è pronta
Verso le Olimpiadi invernali a Cortina d'Ampezzo.

Si è svolta il 25 marzo a Cortina d’Ampezzo la prima giornata di test della pre-omologazione della pista da bob, skeleton e slittino che sarà impiegata ai prossimi Giochi del 2026. In poco più di 300 giorni, con 135 persone di media al lavoro, si è realizzata una vera impresa “all’italiana”.
Alla cerimonia era presente anche il ministro Salvini
Lunga 1.749 metri, 16 curve che riprendono lo storico tracciato, con una velocità media di 145 km/h e un tempo di gara di 55/60 secondi, si appresta a diventare un punto di riferimento nel mondo sportivo internazionale. Presente alla cerimonia il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il sottosegretario di Stato Alessandro Morelli, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il presidente della federazione internazionale di bob e skeleton, Ivo Ferriani, e la vice presidente della federazione dello slittino Claire Del Negro, accompagnati dalle autorità locali.
Quasi 120 milioni di euro per la riqualificazione dell'opera storica
Lo Sliding Centre “Eugenio Monti” di Cortina d’Ampezzo ospiterà le gare di bob, slittino e skeleton in vista dei Giochi Milano Cortina 2026. La pista, costruita negli anni ’20 del 1900, è stata teatro di prestigiose attività sportive, ed è oggi oggetto di riqualificazione con un investimento complessivo di 118.424.000 euro. Il completamento è previsto il 5 novembre 2025 con la successiva omologazione e consegna a Fondazione Milano Cortina 2026 per lo svolgimento dei Giochi.
L'intervista con il sottosegretario Morelli
Di questo e del generale avanzamento dei lavori delle opere previste per il grande evento sportivo del 2026 ne abbiamo parlato con il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, il senatore Alessandro Morelli. Reduce proprio dall’appuntamento di Cortina, lo abbiamo intervistato a margine del suo intervento alla trasmissione Aria Pulita, condotta da Simona Arrigoni, in diretta sulle tv Netweek mercoledì 26 marzo.
La pista di bob era una delle opere che aveva suscitato maggiori dubbi fin dall’inizio, invece è già pronta?
«Questa è una grande notizia, manca solo un tassello ufficiale ma la parte più importante è stata fatta e i primi atleti stanno collaudando la pista. Da molti è stato definito un miracolo olimpico, visti i tempi di realizzazione. Merito della passione e del cuore delle persone, che hanno scommesso su questa sfida. Nonostante le criticità e lo studio di eventuali piani B, come il recupero della pista di Torino o l’utilizzo di quella di St. Moritz. Ma tutti oggi riconoscono l’ottimo risultato raggiunto».
Un successo per i tempi ma anche per la qualità dell’opera?
«E’ una pista tra le più belle al mondo, l’unica con un sistema di ghiacciamento che non utilizza l’ammoniaca e quindi ecosostenibile. Inoltre, è stato necessario abbattere qualche centinaio di larici per realizzare l’opera, ma assicuriamo che verranno presto ripiantumati oltre 10mila larici. Infine, per Cortina rappresenta un’importante riqualificazione di una struttura e una zona non utilizzate».
E come procedono le altre opere?
«I cronoprogrammi sono rispettati per la maggior parte delle opere, siamo assolutamente soddisfatti. Oltre alle infrastrutture sportive, diverse opere verranno realizzate e entro il prossimo mese festeggeremo l’abbattimento del diaframma di una galleria che migliorerà i collegamenti con Cortina. Come si stanno realizzando miglioramenti sulle strade verso la Valtellina. Per ottobre 2025 verrà consegnata la struttura di Bormio che ospiterà i cronometristi delle gare. A Livigno è stata già ultimata l’opera olimpica e a breve sarà realizzato il collegamento che permetterà di passare tra due aree sciistiche direttamente con gli sci ai piedi. Tanti investimenti importanti che resteranno a beneficio dei nostri territori».
I benefici per i territori, appunto, sono una eredità importante?
«Uno studio della Banca Ifis afferma che le Olimpiadi di Milano-Cortina contribuiranno a creare 5,3 miliardi di euro di valore per il territorio. E non dimentichiamo che oltre due miliardi di televisori nel mondo seguiranno l’evento olimpico, garantendo così una vetrina internazionale unica alle zone sedi delle gare ma anche a tutta l’Italia».