In Piemonte nel 2024 sono calati i disoccupati, nel 2025 cala la previsione delle assunzioni
Sul fronte dei disoccupati si rileva un calo di 12mila unità rispetto al 2023; a differenza di quanto registrato a livello nazionale, in Piemonte nel corso del 2024 diminuiscono anche gli inattivi.

In Piemonte sono diminuiti i disoccupati nel 2024 ma le previsioni di assunzioni nei primi mesi del 2025 sono in calo.
Calano i disoccupati nel 2024 ma si prevedono meno assunzioni nel 2025
Il numero medio di occupati nel 2024 si è attestato a 1.854 mila, il 3,0% in più rispetto alla media 2023: il 55,3% è rappresentato da uomini contro il 44,7% di donne. L’incremento, pari a 53mila unità (352mila in tutta Italia), è riconducibile a un aumento registrato in quasi tutti i comparti fatta eccezione per quello dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (-4,9%). L’aumento più sostenuto è stato registrato dalle costruzioni (+6,6%), seguite da commercio e turismo, in crescita del 6,3%. Con variazioni tendenziali ancora positive, sebbene inferiori alla media complessiva, troviamo le altre attività dei servizi (+2,4%) e l’industria in senso stretto (+1,7%). Sul fronte dei disoccupati si rileva un calo di 12mila unità rispetto al 2023; a differenza di quanto registrato a livello nazionale, in Piemonte nel corso del 2024 diminuiscono anche gli inattivi, il contenitore a fisarmonica delle non forze di lavoro è calato, infatti, di 28mila unità rispetto al 2023 (-2,5%). Se si entra nel dettaglio della disoccupazione giovanile (15-24 anni), il dato piemontese (18,3%) relativo al 2024, sebbene in diminuzione rispetto all’anno precedente (20,3%), continua a essere superiore a quello medio europeo (14,6%), ma inferiore rispetto al nazionale (20,3%).
Il trend negativo
Nuvole nere, però sulle assunzioni nel 2025: le aziende piemontesi prevedono di stipulare circa 27.670 contratti nel mese di marzo 2025 (82.580 contratti nel trimestre): un trend negativo sia a livello mensile (-2.020 cioè -6,8%), sia su base trimestrale (-4.750); questa contrazione delle previsioni di assunzione a livello regionale è generalizzata, interessando diversi settori sia nel comparto industriale che in quello dei servizi. «Prioritaria è l’attenzione all’incontro tra domanda e offerta di lavoro (che rimane una delle problematiche principali: ndr), attraverso il potenziamento dei servizi di orientamento e formazione professionale, in stretta collaborazione con le imprese e il sistema scolastico. Si rende necessario un investimento mirato nello sviluppo di competenze digitali e green, in linea con le esigenze del tessuto produttivo regionale» commenta il presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia.
Le entrate per il Piemonte sono il 21,1% del Nord Ovest
Le entrate previste in Piemonte per marzo 2025 rappresentano una quota del 21,1% delle 130.900 assunzioni stimate per il Nord Ovest e il 6,1% del totale nazionale, che si aggira intorno alle 456mila. Tutti dati che emergono dal Bollettino del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ministero del Lavoro.
Scenario differente in Lombardia: dopo un triennio di crescita sostenuta, nel 2024 la domanda di lavoro programmata dalle imprese si è stabilizzata sui livelli dell'anno precedente, con circa 5,5 milioni di contratti previsti a supporto degli organici aziendali ma a fronte di questa stabilità nei flussi di assunzioni ha corrisposto un incremento delle assunzioni, per un totale di 850mila unità (+3,1% rispetto al 2023). Nell’ultimo trimestre del 2024 si è registrata anche una significativa riduzione del tasso di disoccupazione di -0,8 punti e un incremento del tasso di occupazione (+0,7%). Anche in Lombardia si verifica forte la difficoltà di reperire i profili necessari: questa difficoltà interessa il 48% delle assunzioni programmate nel corso dell’anno, con un incremento di 3 punti percentuali rispetto al 45% del 2023. I profili più richiesti in Regione, sia per quanto riguarda le lauree sia per i diplomati di scuola secondaria superiori sono quelli economici.