Ambiente

Raccolta differenziata nel Nord Ovest, la Liguria è il fanalino di coda

«La Liguria resta nella parte bassa della classifica per percentuali di raccolta differenziata, fra le regioni italiane - commenta Fabio Costarella, vicedirettore generale Conai - E nella macroarea del Nord è fanalino di coda».

Raccolta differenziata nel Nord Ovest, la Liguria è il fanalino di coda
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Raccolta differenziata: nella classifica del Nordovest primeggia la Lombardia, segue il Piemonte, fanalino di coda la Liguria.

La classifica della raccolta differenziata nel Nord Ovest è guidata dalla Lombardia

La Lombardia ha raggiunto la percentuale del 73,9 (l’obiettivo previsto dalla normativa nazionale è del 65%) con un +0,6% rispetto al 2022; sono 348,5 kg i rifiuti differenziati pro capite in un anno, secondo i dati elaborati dall’Osservatorio regionale sui rifiuti.

«Ormai abbiamo raggiunto da anni l’obiettivo della discarica zero per i rifiuti solidi urbani - commenta l’assessore all’Ambiente, Giorgio Maione - Solo lo 0,038% finisce in discarica. Questo avviene grazie all’organizzazione dei Comuni e soprattutto alle buone pratiche dei cittadini, ormai diventate quotidianità. Spesso pensiamo al Nord Europa come modello di economia circolare e invece qui in Lombardia abbiamo percentuali di recupero di materia ed energia dei rifiuti che sono invidiate nel mondo. Il 39% dei Comuni ha già superato l’obiettivo dell’80% di differenziata e abbiamo messo a disposizione degli enti locali 10 milioni di euro per implementare i sistemi di raccolta».

I risultati delle province lombarde e piemontesi

Per quanto riguarda le province, questa la classifica: Mantova 87%, Bergamo 80,5%, Monza Brianza 79,9%, Lecco 78,6%, Varese 78,2%, Cremona 78%, Brescia 77,2%, Lodi 74,9%, Como 71,2%, Milano 68,5%, Pavia 59,9%, Sondrio 55,8%.  Anche in Piemonte aumenta la differenziata (di un punto percentuale) e diminuisce la produzione di rifiuti indifferenziati. Secondo i dati relativi al 2023 si consolida dunque l’andamento positivo e si registra, a livello regionale, il raggiungimento di circa il 68% (67,9%): si sta avvicinando all’obiettivo del 70% previsto da Piano Regionale Rifiuti Urbani per la fine del 2025. Ogni cittadino piemontese nel corso del 2023 ha separato con la propria raccolta differenziata 10 chilogrammi di rifiuti in più rispetto al 2022 (342 kg contro i 332) lasciando nell’indifferenziato 162 kg pro capite contro i 163 del 2022. Nel complesso, sono state raccolte 2.140.901 tonnellate di rifiuti di cui 1.454.049 tonnellate in modo differenziato. L’obiettivo di 159 kg di indifferenziato pro capite è stato raggiunto in tutte le province, a eccezione di Alessandria (165 kg ma comunque in miglioramento) e Torino (con 181 kg).

«I dati dimostrano che il lavoro che stiamo portando avanti, in termini di piani e di investimenti, sta raccogliendo i frutti con risultati sempre migliori – afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – Recuperare materiale da riciclare vuol dire avere, da una parte, un minore impatto sull’ambiente, e dall’altra andare nella direzione dell’economia circolare potenziando sempre più le filiere del recupero».

Le prestazioni dei Comuni continuano a migliorare

A livello di comuni, quelli che nel 2023 hanno superato quota 65% di differenziata salgono a 757 pari al 64,1% (erano 714 nel 2022 pari al 60,5%) e circa l’85% ha meno di 5mila abitanti; 182 comuni hanno superato l’82% di raccolta differenziata. Per quanto riguarda i comuni capoluogo, in testa Novara (77,18%) seguita da Biella (76,75) quindi Verbania (con il 76,71%), Vercelli (70,12), Cuneo (67,67), Asti (66,5). Torino, con il 57,2 e Alessandria con il 47,8. A livello di Consorzio di Area Vasta, il podio spetta al Consorzio del Medio Novarese, a pari merito con il Chierese, (con l’84%) seguito dall’Albese Braidese (81%). Sei Consorzi di Area Vasta sono tra l’80 e il 70%; restano al di sotto del 65% i consorzi Alessandrino, Area Vasta Torino e Canavesano.

Il podio dei consorzi

Sempre a livello Consortile, il podio è occupato da Chierese (80kg/abitante), Medio Novarese (84 kg/abitante) e Basso Novarese (104 kg/abitante). Le frazioni maggiormente raccolte: la carta e il cartone (298.332 tonnellate circa pari a 70,2 kg pro capite; l’organico (267.885 tonnellate circa, 63 Kg pro capite); sfalci e potature (150.242 tonnellate, 35,3 kg pro capite; vetro (124.621 tonnellate, 29,3 kg pro capite e legno (110.155 tonnellate, 25,9 kg pro capite).

Per i Rae un capitolo a parte

Lo smaltimento dei Rifiuti elettrici ed elettronici, invece, subisce nel 2024 un lieve calo con 83 tonnellate, -15,3% rispetto al 2023, secondo i dati di Ecolamp. Trascina la regione Torino, che perde però ben quattro posizioni: dal quarto posto 2023 con 51 tonnellate all’ottavo del 2024 con 39. A seguire, Cuneo, Novara, Alessandria, Vercelli, Asti, Vco e Biella.

Anche la Liguria cresce, ma con lentezza

La Liguria, invece, per quanto riguarda la raccolta differenziata cresce ma con lentezza: 59,35%, rispetto al 57,64%% dell’anno precedente. Aumentano invece i contributi che Conai ha trasferito ai Comuni per coprire parte dei costi della raccolta differenziata degli imballaggi, come previsto dall’accordo Anci-Conai: più di 21 milioni e mezzo di euro, in crescita rispetto ai quasi 2,2 milioni del 2022.

«La Liguria resta nella parte bassa della classifica per percentuali di raccolta differenziata, fra le regioni italiane - commenta Fabio Costarella, vicedirettore generale Conai - E nella macroarea del Nord è fanalino di coda».

La provincia più virtuosa è quella di La Spezia, che differenzia oltre il 76,21% dei suoi rifiuti; poi Savona con il 63,05%, Imperia 57,12 e Genova 53,84%.

«La Liguria - conclude il suo intervento Costarella - dovrebbe allinearsi infrastrutturandosi come hanno fatto altre Regioni del Nord, già capaci di creare un vero e proprio ciclo industriale per la valorizzazione dei rifiuti, anche facendo sì che i Comuni gestiscano in forma aggregata i servizi di raccolta. Passi avanti necessari per contribuire ai risultati complessivi del sistema Paese, che oggi resta leader in Europa nel campo del riciclo degli imballaggi: ognuno deve fare la sua parte alla luce dei nuovi obiettivi europei di intercettazione dei rifiuti di imballaggio, sempre più sfidanti».

Salgono da 16 a 18 i comuni con una percentuale di raccolta differenziata superiore all’80%. Tra i comuni con oltre 15mila abitanti hanno superato il 65% di raccolta differenziata il comune della Spezia (81,37%) seguito da Albenga (75,04%), Sestri Levante (73,20%), Imperia (68,78%), Chiavari (68,52%) e Sarzana (65,54%). Lieve arretramento per Rapallo e Sanremo, scesi al 62,63% e al 58,81%, mentre, pur migliorando, restano in coda Genova (47,02%), Savona (43,76%) e Ventimiglia (28,40%).

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