Il caso

Il Nordovest sferza Bruxelles sul settore automotive: "Basta follie green"

«Il concetto del “solo elettrico” resta un assist incredibile ai cinesi. Abbiamo attivato un lavoro di squadra che ha portato a riaprire il dibattito, ma non dobbiamo fermarci. La Commissione Europea ha fatto un passo avanti che però non basta a salvare l'industria dell'Automotive europea, per cui dobbiamo proseguire per trovare anche la necessaria maggioranza in Europa che ci consenta di correggere gli errori clamorosi commessi».

Il Nordovest sferza Bruxelles sul settore automotive: "Basta follie green"
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Regione Lombardia consolida il proprio ruolo di capofila nella difesa del settore automotive europeo, puntando sulla politica industriale e sul rafforzamento delle alleanze istituzionali per tutelare il tessuto produttivo continentale. È questo il messaggio emerso durante il vertice della "Cabina Economica del Nord Ovest" convocato a Brescia dall'assessore regionale lombardo allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi, che ha riunito gli omologhi di Piemonte (Andrea Tronzano) e Liguria (Alessio Piana) insieme ai principali rappresentanti del settore automotive. Un vero e proprio parterre de roi, coordinato dal direttore di Quattroruote, Gianluca Pellegrini, che, oltre ai colleghi Tronzano e Piana, ha visto l’autorevole presenza di Matthias Zink, president Clepa, European Association of Automotive Suppliers, e Petr Dolesj, direttore mobilità e trasporto sostenibile di Acea, Ejuropean Automobile Manufacturers Association.

L'incontro dopo la retromarcia della UE sulle multe

Un incontro svoltosi all’indomani della retromarcia di Ursula von der Leyen che ha visto il ritiro delle multe alle case automobilistiche e una modifica al regolamento sugli standard di CO2.

«Ci aspettavamo molto di più, ma abbiamo ottenuto un risultato insperato avendo aperto i regolamenti – ha esordito Guidesi – Quando abbiamo iniziato questa battaglia tre anni fa nessuno ci credeva che le nostre tesi potessero trovare accoglienza e permettere di cambiare i regolamenti per salvaguardare un’industria rilevante e al tempo stesso gli obiettivi ambientali. La questione adesso è nelle mani del Ppe e del nuovo Governo tedesco se vogliono salvare l’industria tedesca, e non solo. Un settore che vede a rischio 440 mila lavoratori in Europa e ha tutta la sua filiera produttiva che lavora al 25% della propria capacità. Per cui oggi il mercato e i consumatori ci stanno dicendo che ciò che è stato deciso è profondamente sbagliato dal punto di vista economico. Non abbiamo mai detto di no all'elettrico, diciamo di no al “solo elettrico”, pensiamo ad una mobilità che possa tenere conto di una pluralità di trazioni con l'obiettivo della neutralità tecnologica».

La Lombardia è alla guida dell'Automotive Regions Alliance

La Lombardia ha assunto da inizio anno la guida dell'Automotive Regions Alliance (Ara), l'alleanza che riunisce 36 regioni europee impegnate a facilitare la transizione dell'industria automobilistica salvaguardando al contempo aziende, competenze e occupazione. Un percorso iniziato tre anni fa che ha portato alla stesura di un Manifesto condiviso dai principali stakeholder del settore, diventato documento ufficiale delle Regioni italiane e presentato alla precedente Commissione europea.

L'assessore lombardo Guidesi per la "neutralità tecnologica"

Durante l'incontro di Brescia, Guidesi ha ribadito la necessità di modificare ulteriormente il regolamento europeo per dare concretezza al principio della "neutralità tecnologica".

«Il concetto del “solo elettrico” resta un assist incredibile ai cinesi. Abbiamo attivato un lavoro di squadra che ha portato a riaprire il dibattito, ma non dobbiamo fermarci. La Commissione Europea ha fatto un passo avanti che però non basta a salvare l'industria dell'Automotive europea, per cui dobbiamo proseguire per trovare anche la necessaria maggioranza in Europa che ci consenta di correggere gli errori clamorosi commessi».

D'accordo i colleghi di Piemonte e Liguria

Gli ha fatto eco Andrea Tronzano, assessore allo Sviluppo Economico e Bilancio di Regione Piemonte: «Sicuramente l'alleanza nord-ovest è strategica e cruciale. La situazione che si sta verificando è leggermente più positiva rispetto al passato, ci sono più spiragli. Oggi il parlamento europeo diventa determinante per il prolungamento e la modifica dei termini del 2035».
Sulla stessa linea Alessio Piana, consigliere delegato allo Sviluppo Economico di Regione Liguria: «Ci auguriamo che il parlamento europeo possa fare la sua parte e apportare delle modifiche che finalmente aprano alla possibilità di invertire una tendenza che rischiava di mettere in ginocchio tutto il sistema europeo e nazionale».

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